Malang Sarr non ha rinnovato il proprio vincolo col Nizza e da luglio sarà libero di cercarsi un altro club. L’Inter lo aspettava a braccia aperte, ma il Torino ha messo la freccia
Potrebbe esserci l’Italia nel futuro di Malang Sarr. Il giovane difensore francese, considerato come uno dei prospetti più interessanti prodotti dal vivaio transalpino, lascerà il Nizza al termine della stagione e, dal primo luglio, sarà libero di accasarsi altrove. Ovviamente il suo svincolo è meticolosamente calcolato, visto che a parametro avrà la possibilità di spuntare uno stipendio superiore. Lo sa lui, ma lo sa soprattutto il suo agente, che nel ventaglio di proposte gli ha prospettato anche la soluzione Torino, club che nella prossima sessione di calciomercato sarà chiamato a rinnovarsi in tutti i reparti.
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Malang Sarr, ascesa di un talento: chi è il centrale che piace al Torino
A Torino Malang Sarr diventerebbe titolare inamovibile fin da subito. Lì, sul centro-sinistra, il francese classe 1999 potrebbe ritrovare il suo habitat naturale, aggiungendo qualità e quantità alla retroguardia granata. Ovviamente la concorrenza è spietata e arriva, in primis, proprio dalla Premier League, dove Sarr ha parecchie pretendenti intenzionate a mettergli le mani sopra.
Mancino naturale, tatticamente parlando è un elemento molto duttile, visto che può disimpegnarsi da centrale di sinistra sia in una difesa a tre che a quattro, ma all’occorrenza è in grado anche di ritagliarsi uno spazio importante come terzino sinistro. A Nizza, dov’è sbocciato per poi consacrarsi, ha addirittura ricoperto il ruolo di laterale mancino a tutta fascia nell’anno in cui Dalbert lasciò la Costa Azzurra per l’Italia. Guarda caso, proprio per approdare all’Inter.
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Ora però i tempi sono cambiati: a 21 anni appena compiuti – il ragazzo è nato il 23 gennaio -, Nizza comincia a essere una piazza che gli va troppo stretta. Per questo motivo ha rifiutato tutte le proposte di rinnovo arrivategli dalla società rossonera: in Costa Azzurra, Sarr chiude così la sua prima vera esperienza da professionista dopo 119 apparizioni, condite da 3 gol e altrettanti assist. Ma, soprattutto, lasciando un ottimo ricordo ai fans che ogni quindici giorni riempiono gli spalti dell’avvenieristico Allianz Riviera, per i quali il ragazzo – nato e cresciuto in città – era diventato un idolo.
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Il legame con la città e il tributo per le vittime di Nizza
Il rapporto tra Malang Sarr e Nizza è forte, forgiatosi negli anni in cui il ragazzo – di chiare origini senegalesi – si è trovato a crescere in quella realtà differente sposata anni prima da mamma e papà, decisi a costruirsi una vita migliore in Francia. La passione per il calcio è forte sin dai primi anni, tanto che l’OGC, l’orgoglio della città costiera, lo accoglie nel proprio settore giovanile già all’età di 6 anni. La scalata è rapida, ma soprattutto impressionante per la qualità espressa dal ragazzo.
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Che, nel 2016, viene mandato in campo per la prima volta in Ligue 1, nel match giocato contro il Rennes. A credere fortemente in lui è Lucien Favre, l’attuale allenatore del Borussia Dortmund, uno che di giovani se ne intende parecchio. Lo svizzero intravede le grosse potenzialità, tecniche ma soprattutto fisiche, di un ragazzo che ha solo bisogno di essere sgrezzato e instradato per bene. Affascinato dal suo rendimento con le nazionali giovanili francesi – 42 presenze complessive tra under 16 e under 21 -, Favre lo inserisce gradualmente, per poi lanciarlo da titolare.
Sarr, dal canto suo, ripaga tale fiducia segnando proprio al debutto contro i bretoni, deviando di testa un preciso calcio di punizione di Jean-Michael Seri e diventando il secondo giocatore più giovane di sempre a timbrare alla sua ‘prima’ in Ligue 1, dopo l’ex PSG Ogbeche. Al fischio finale, il difensore dichiarerà alle telecamere la sua dedica alle vittime dell’attentato terroristico del 2016, che ha spazzato via centinaia di vite lungo la Promenade des Anglais, cuore pulsante della Nizza moderna e multietnica: “Molte famiglie hanno sofferto, quindi voglio dedicare un pensiero a chi non c’è più: la memoria è sacra, questo gol è per tutti loro”.
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Malang Sarr, caratteristiche tecniche
Ma che tipologia di giocatore andrebbe a gestirsi Conte? Malang Sarr è un difensore centrale di piede mancino, un profilo che nelle ultime stagioni è cresciuto molto soprattutto dal punto di vista della concentrazione in campo. Nonostante di recente abbia perso di un po’ di considerazione, a parametro zero rischia di trasformarsi in un ottimo affare di mercato. Detto ciò, e ribadita ancora una volta la sua duttilità tattica, va detto che il ragazzo è in possesso di una buona velocità di base ed è bravo nel gioco aereo, pur non essendo altissimo.
I suoi 185 centimetri di statura, uniti ai 73 chilogrammi di peso, gli permettono di essere efficace sia in marcatura che nel mantenimento della posizione, caratteristica sulla quale ha lavorato molto. Inoltre, come testimoniano le sue heatmap, è un calciatore che non si tira indietro quando deve gestire e smistare il pallone, giocandolo con autorità anche in zone potenzialmente pericolose. E Conte, che utilizza la costruzione dal basso come soluzione alternativa, potrebbe apprezzarlo molto.
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Infine, un occhio lo meritano anche le statistiche di squadra: in tal senso, Sarr è primo per intercetti (1.9 medi a partita), terzo per passaggi effettuati (60 medi ogni novanta minuti), settimo per precisione % dei passaggi (con un buon 90.4%) e infine terzo per passaggi lunghi (3.9 a partita). Oltre all’Inter, il talento nizzardo piace anche a Newcastle, West Ham e Bayer Leverkusen, tutte squadre che però – a parità di offerta – non hanno il fascino dei nerazzurri, decisi più che mai a crescere affidandosi ai talenti del domani. E Sarr, di certo, rientra in questa categoria.
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