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L’agente di Rugani a Minuti di Recupero: “Nulla di grave per Daniele, che è arruolabile per la Samp”. E sul futuro: “A fine stagione priorità al Cagliari”

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Daniele Rugani torna a giocare in Italia e dopo 5 partite torna anche al gol, decidendo con un bel colpo di testa il match che il Cagliari ha vinto contro il Bologna. Tre punti per dare un po’ di ossigeno alla classifica dei rossoblu, che hanno cambiato marcia con l’arrivo di Semplici in panchina.

Per il centrale di proprietà della Juventus però, si è trattato di una partita agrodolce, dal momento che Rugani è dovuto uscire all’intervallo a causa di un problema fisico.

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Per fare il punto sulla sua situazione, in esclusiva per Minuti di Recupero, abbiamo parlato con il suo agente Davide Torchia, a cui abbiamo chiesto se il ragazzo ce la farà a recuperare per la Sampdoria.

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Rugani, l’intervista all’agente Davide Torchia

Ciao Davide, come sta Daniele Rugani? 
Sulla sua disponibilità per la Samp ne sapremo di più in giornata. Si è trattato di un colpo doloroso che non lo faceva correre bene, poi si sono sommate tante partite tirate e quindi si è preferito farlo uscire per non peggiorare le cose. Tuttavia non è nulla di grave. L’altro ieri ha fatto terapie ma già ieri si è allenato, quindi credo sarà regolarmente arruolabile.

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Ottimo impatto di Semplici con Cagliari. Come si sta trovando Rugani e soprattutto cosa credi abbia dato il mister alla squadra per invertire la rotta?
Semplici ha puntato soprattutto sulla solidità e la concretezza, cercando di rigenerare psicologicamente un gruppo di ragazzi che ha sicuramente qualità. A inizio campionato dal Cagliari ci aspettavamo qualcosina in più, ma si sa, quando cominci a non far risultato e ti trovi nei bassifondi della classifica inizi a venir meno a livello di autostima. Sei contratto, e anche le cose apparentemente più semplici non ti riescono più. Già dopo la partita contro il Crotone, molto tirata, si è visto un netto miglioramento contro il Bologna: abbiamo visto una squadra più fluida e lineare, che pressava bene ma cercando di mantenere sempre una certa solidità, che sta portando finalmente a dei risultati.

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Come mai non ha funzionato l’esperienza in Francia?
Ci dispiace per com’è andata. Alla fine non è che non sia andata bene per chissà quale motivo, semplicemente avevamo fatto un trasferimento all’ultimo giorno di mercato, che in questo caso significava il 5 di ottobre. Quando è arrivato Daniele la squadra era addirittura prima in classifica, con 6 partite già giocate. Non è la stessa cosa di partire dall’inizio, con la preparazione. Subentrare negli schemi di una squadra già avviata, per altro in una nazione nuova, è più difficile. Lui si era comunque inserito bene, ha giocato in campionato e in Champions, però poi si è infortunato, cosa finora mai accadutagli in carriera. L’infortunio l’ha tenuto lontano dal campo per parecchio, una situazione frustrante. Quando è rientrato avevamo la sensazione di voler continuare l’esperienza al Rennes almeno fino a fine anno, poi però si è presentata l’opportunità di rientrare in Italia per tornare subito a giocare e ritrovare continuità. Ci è capitata l’occasione del Cagliari, una destinazione che ci ha convinti da subito, e ora siamo molto contenti della scelta fatta.

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Quali idee per il futuro?
A livello formale sarebbe in prestito senza diritto di riscatto, quindi dovrà rientrare teoricamente alla Juventus. Da lì si vedrà cosa deciderà il club insieme a noi, vedremo di trovare la soluzione migliore per Daniele, fermo restando che il Cagliari ci sta dando un’ottima opportunità, ci ha accolti molto bene, e ha dato al ragazzo molta fiducia. A oggi Daniele è concentrato esclusivamente sul ricambiare questa fiducia. A fine anno poi, augurandoci nel frattempo una salvezza per il Cagliari, insieme alla Juventus vedremo cosa fare e magari, perché no, ci sarà la possibilità di trovare una via per continuare in Sardegna. Ciò che è certo è che il Cagliari sarà il primo club con cui parleremo e lo faremo molto volentieri: siamo persone per bene che conoscono la riconoscenza, e non ci dimentichiamo di chi ci ha dato fiducia.

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