In casa Juventus l’infortunio di Dusan Vlahovic è una mazzata: Openda o Jonathan David titolari ma Spalletti pensa anche una clamorosa opzione del “terzo incomodo”
La mazzata è arrivata nel pomeriggio di ieri per la Juventus: lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra per Dusan Vlahovic. Tradotto, rischio concreto di operazione chirurgica ed uno stop tra i tre ed i cinque mesi. Una vera e propria batosta per Luciano Spalletti che era ripartito proprio da dove aveva lasciato Tudor: Vlahovic titolare, senza sé e senza ma.
D’altronde erano – e sono – i numeri a parlare per il centravanti serbo. Tre gol in 13 gare di Serie A, tre reti anche in Champions League in quattro gare disputate. Numeri non eccellenti, certo, ma sufficienti a farne il capocannoniere della Juventus. Anche perché la concorrenza ha mostrato fin qui di avere le polveri bagnate: solo una rete per Openda, nella gara di Champions League contro il Bodo/Glimt, a quota due David, in rete con i norvegesi in Champions ed alla prima contro il Parma in campionato.
David ed Openda: i due acquisti hanno deluso fin qui
Statistiche quelle del canadese e del belga che sono sufficienti per bollare i due calciatori come grandi delusioni della stagione al momento. Spalletti, come detto, aveva deciso di puntare sul numero 9 nonostante la sua situazione contrattuale, con un accordo in scadenza il prossimo 30 giugno e non ancora rinnovato (nessuna intenzione da parte del centravanti di farlo).
Senza Vlahovic – finito ko contro il Cagliari – Spalletti perde una delle certezze della sua gestione (inizialmente in panchina solo contro il Bodo). Ora dovrà fare di necessità virtù e soprattutto puntare su chi finora non lo ha convinto appieno: Jonathan David e Lois Openda. Il canadese è stato il grande investimento della scorsa estate.
Juve, polveri bagnate per i sostituti di Vlahovic: numeri eloquenti
Arrivato a parametro zero, nelle intenzioni dei dirigenti alla Continassa avrebbe dovuto essere il nuovo titolare, il sostituto di Vlahovic in tutto e per tutto viste le valanghe di gol con la maglia del Lille tra Ligue 1 e Champions League. Ed invece sta faticando più del dovuto in un campionato più tattico di quello francese.
Openda è invece arrivato dal Lipsia nell’ultimo giorno di mercato in sostituzione di Kolo Muani: Tudor ne aveva chiestola sua conferma ma i tentativi della Juve di acquistarlo dal PSG sono andati a vuoto fino all’ultimo giorno quando i bianconeri hanno virato proprio sul belga.
Anche Openda, al pari di David, non sta rispondendo secondo le attese ma attorno all’ex Lipsia c’è un equivoco tattico. Se David è una prima punta classica, il belga agisce meglio in coppia con un altro centravanti, quasi giocando da seconda punta oppure da esterno offensivo. Fatto sta che i due potrebbero continuare a giocare poco anche nelle prossime settimane.
Yildiz falso nueve? Perché non deve giocare come centravanti
Nella mente di Spalletti, infatti, sta balenando un’altra idea, peraltro annunciata in conferenza stampa alla vigilia della gara di Coppa Italia. “Anche Yildiz può fare il centravanti“.Una frase buttata lì che nasconde molto di più. Il tecnico di Certaldo, evidentemente vede il gioiello turco come perfetto falso nueve. D’altronde fu lui stesso a mettere in quella posizione Totti regalandogli una seconda parte di carriera di grande splendore.
E chissà che non possa fare così anche con il 2005 trasformandolo. Ma Yildiz può giocare prima punta? Certamente non nella classica accezione del bomber. Yildiz potrebbe interpretare il ruolo a modo suo, svariando su tutte il fronte offensivo senza dare punti di riferimento. una mossa che potrebbe funzionare, soprattutto contro il Napoli nel prossimo turno.
C’è, però, un problema di non poco conto. Togliere Yildiz dalla trequarti bianconera significa anche privare in quella porzione di campo la Juve dell’unico talento presente in rosa ed in grado di cambiare le sorti della gara. Yildiz centravanti potrebbe avere difficoltà iniziali di adattamento e dal contempo non essere in grado di aiutare i compagni con la sua qualità dispersa.
In una Juve che ha mostrato un deficit in tal senso, potrebbe anche essere una mossa effetto boomerang.



