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Aiuti di stato illeciti per i club spagnoli: cos’è successo?

Calcio EsteroAiuti di stato illeciti per i club spagnoli: cos'è successo?

Quattro noti club spagnoli sono stati condannati dalla Corte di giustizia della UE per aver ricevuto per anni un trattamento economico più vantaggioso rispetto alle altre società

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È arrivata la conferma della Corte di giustizia UE, al termine di una battaglia legale incominciata nel 2016: il denaro ricevuto negli anni precedenti da alcuni dei più importanti club spagnoli, tra cui Barcellona e Real Madrid, erano di fatto aiuti di Stato illeciti.

Nel mirino della giustizia europea sono finiti, oltre alle due big, anche Athletic Bilbao e Osasuna, che negli ultimi venti e passa anni hnno ricevuto favori dallo Stato spagnolo in virtù di una legge del 1990. Adesso, questi quattro club dovranno restituire circa 5 milioni di euro al fisco.

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Cosa è successo

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L’inchiesta della Commissione europea è partita nel 2013, è stata portata avanti per un anno e, nel 2016, è approdata in tribunale. Ha riguardato tre diversi ambiti d’interesse: i favori fiscali a quattro club spagnoli, che è la vicenda di cui appunto si sta discutendo oggi; degli interventi finanziari a sostegno di tre club della Comunità Valenciana (Valencia, Elche e Alicante); e alcuni favori urbanistici e contabili riservati dal Comune di Madrid al Real.

club spagnoli
Fonte Immagine: @realmadrid (Instagam)

Il primo caso è quello che ci riguarda al momento. Nel 1990, il governo spagnolo (all’epoca retto da Felipe Gonzalez del PSOE, ovvero il Partito Socialista) aveva approvato una importante legge sullo sport che forzava la transizione dei club sportivi a società per azioni, per favorire gestioni economiche più trasparenti. Tuttavia, la ley del deporte esentava da quest’obbligo quelle squadre che avevano chiuso il bilancio in attivo nei precedenti cinque anni.

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Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Osasuna furono le uniche quattro a usufruire di questa clausola, e poterono quindi essere considerate associazioni senza scopo di lucro, godendo quindi di sgravi fiscali: invece di pagare un’aliquota del 30%, come tutti gli altri club spagnoli, ne hanno sempre potuta pagare una del 25%.

La Commissione europea ha quindi ravvisato un’infrazione delle leggi sulla concorrenza: Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Osasuna sono a tutti gli effetti associazioni a scopo di lucro, ma che hanno goduto finora di un ingiustificato trattamento di favore.

I quattro club spagnoli in tribunale

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In termini prettamente legali, la violazione contestata è quella dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c, del TfUe (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea). Anche se il governo spagnolo ha deciso di porre rimedio alla discriminazione economica modificando la legge nel 2016, subito dopo che il caso è arrivato in tribunale, il problema è diventato quello di colmare il vantaggio accumulato nei 26 anni precedenti.

L’iniziale condanna da parte della Commissione europea era però stata impugnata dal Barcellona, che facendo ricorso aveva portato il caso davanti al Tribunale dell’Unione Europea, che nel 2019 aveva annullata la decisione, salvando i quattro club spagnoli incriminati, poiché la Commissione non aveva adeguatamente dimostrato l’esistenza di un vantaggio economico.

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Ne è così un nato un nuovo ricorso, stavolta da parte dell’accusa, che ha portato alla conclusione della vicenda nella giornata di oggi. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha nuovamente ribaltato la sentenza, sostenendo che i giudici del Tribunale sarebbero incorsi in un “errore di diritto”. Ora, Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Osasuna dovranno pagare dei rimborsi fino a 5 milioni di euro, che verranno più precisamente stabiliti dalle autorità spagnole.

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