Per provare a conquistare una salvezza sempre più complicata, il Cagliari punta su Leonardo Semplici: ecco le possibili novità tattiche con l’arrivo del tecnico toscano
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L’ultima e fisiologica mossa, per provare a raddrizzare una stagione fin qui con più ombre che luci. Dopo la sconfitta casalinga contro il Torino, il Cagliari ha deciso di esonerare il tecnico Eusebio Di Francesco. Al suo posto arriva Leonardo Semplici, che ritrova una panchina di Serie A dopo la fine del suo rapporto con la Spal nel corso della scorsa stagione. Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma per il tecnico è pronto un contratto fino al giugno del 2022.
Sono state ore calde quelle appena trascorse in casa rossoblù, tra l’inevitabile decisione di un cambio di guida tecnica e la scelta del profilo giusto a cui affidare la panchina. Oltre a Semplici erano in ballo Aurelio Andreazzoli e Roberto Donadoni. Questi due allenatori avevano delle perplessità per quanto riguarda la composizione dei rispettivi staff che, secondo Giulini, dovevano comprendere dei tecnici che già attualmente lavorano al Cagliari. Semplici invece ha trovato l’accordo con la società, attendendo quindi il via libera della Spal – con cui è ancora legato – e l’annuncio ufficiale.
Crisi Di Francesco, al suo posto l’artefice del miracolo Spal
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Termina dunque l’era Di Francesco, arrivato in estate con grande entusiasmo e voglia di riscattare a deludente esperienza alla Sampdoria. Il mercato estivo porta nomi importanti come quello di Diego Godin e, dopo una fase di assestamento, il Cagliari targato Di Francesco comincia a prendere quota. I sardi danno l’impressione di poter stazionare tranquillamente a centro classifica, ma a partire dalla sconfitta contro la Juventus del 21 novembre, iniziano una serie di 16 partite consecutive senza successi.
Nonostante la fiducia garantita da Giulini a Di Francesco alla fine di gennaio, con tanto di rinnovo del contratto, era abbastanza inevitabile un cambio del genere dopo un k.o. in un importante scontro salvezza. Il Cagliari ha 5 punti di svantaggio dai granata e, per cercare di rimanere in Serie A, punta su un tecnico abituato a lottare fino alla fine per non retrocedere. Nella sua esperienza alla Spal, Semplici ha infatti conquistato la salvezza per due anni consecutivi (cogliendo addirittura il tredicesimo posto nella stagione 2018/19).
Come gioca Semplici: difesa a tre, uso delle fasce e due varianti in attacco
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Il ciclo di Leonardo Semplici alla guida della Spal, iniziato nel dicembre del 2014 in Serie C e terminato nel febbraio 2020 in Serie A, ha avuto un punto di contatto tra le varie stagioni: il 3-5-2. Al di là degli interpreti che negli anni sono cambiati, è con questo modulo (sporadicamente modificato in un 3-4-1-2) che il mister toscano ha ottenuto ottimi risultati sulla panchina ferrarese.
La sensazione è quindi che Semplici riparta da questi due sistemi di gioco, basati entrambi sul gioco in verticale e su un ampio sfruttamento delle corsie esterne. Davanti all’inamovibile Cragno, la difesa a tre titolare dovrebbe prevedere Ceppitelli, Rugani e Godin (con Walukiewicz, Calabresi e Carboni come possibili alternative). Per quanto riguarda le fasce, Zappa e Lykogiannis hanno le caratteristiche ideali per il gioco di Semplici (con Asamoah che attende il suo momento per dimostrare di non essere ancora sul viale del tramonto).
In mediana è presente il giusto mix di qualità e quantità, con Marin a fare da regista e i vari Nandez, Duncan, Nainggolan e Deiola che possono garantire lavoro nelle due fasi agendo ai suoi lati. Il belga ex Inter può essere impiegato anche sulla trequarti, nel caso in cui Semplici volesse schierare Joao Pedro nel ruolo di seconda punta (in tandem con uno tra Simeone e Pavoletti). Interessante, infine, capire come il mister utilizzerà Sottil: se da esterno a tutta fascia o in avanti (trequartista o seconda punta) in un ruolo non propriamente suo.
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