La cosiddetta “lista Serie A” è nata nel novembre 2014 per volere della FIGC. In uso dalla stagione 2015/2016, serve a regolamentare l’utilizzo dei calciatori nel massimo campionato italiano e a proteggere i vivai pur nel rispetto delle regole valide per l’Unione Europea
Il calcio italiano si prepara a ripartire: archiviata da pochissimo la stagione 2019/2020, caratterizzata prima dalla pausa forzata di tre mesi e poi da un finale serrato e a porte chiuse a causa del coronavirus, appassionati e addetti ai lavori sono già pronti a dare il benvenuto alla stagione 2020/2021, che almeno in partenza non presenterà meno anomalie di quella precedente e che comincerà ufficialmente con Fiorentina-Torino, gara del massimo campionato in programma sabato 19 settembre alle ore 18.
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— FIGC (@FIGC) September 2, 2020
Il giorno precedente viola e granata – così come Verona e Roma che saranno impegnate in serata – dovranno aver consegnato alla Lega la cosiddetta “lista Serie A” comprendente i 25 giocatori che i club potranno utilizzare nella stagione in corso: questa viene comunicata attraverso posta elettronica certificata entro le 12 del giorno che precede la prima partita ufficiale di una società.
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Lista Serie A, i criteri e le regole da seguire
Questa regola nasce il 30 novembre 2014 e viene utilizzata a partire dalla stagione 2015/2016: la “lista Serie A”, come recita del resto il comunicato che ne ha accompagnato la nascita, intende proteggere e incentivare lo sviluppo dei calciatori cresciuti calcisticamente in Italia.
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Una regola che ha ragioni economiche – contenere i costi eccessivi – e soprattutto sportive, nata al fine di allargare il bacino a cui può attingere la Nazionale e aumentare le possibilità per i talenti nostrani di ritagliarsi un posto al sole. Il tutto rispettando comunque il trattato sulla libera circolazione dei lavoratori all’interno della comunità europea.
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Vivai nazionali e di club
In questo senso la lista della Serie A ricalca i criteri della cosiddetta “lista UEFA” che il massimo organo calcistico continentale ha stilato per le competizioni europee: nei 25 selezionati devono essere così compresi 8 giocatori cresciuti in un vivaio affiliato alla federazione nazionale, e 4 di questi devono essersi formati all’interno dello stesso club.
Una regola che spesso è di “4+4” ma che naturalmente può comprendere anche un numero superiore di questo tipo di giocatori. Il numero massimo di calciatori che non rientrano in questa categoria non può comunque essere superiore a 17: tra questi i club devono seguire un’ulteriore regola sugli extracomunitari che abbiamo spiegato in un articolo dedicato.
EXTRACOMUNITARI E LISTE SQUADRA, IL REGOLAMENTO DELLA SERIE A
Per “calciatori cresciuti nel vivaio” si intendono atleti che dai 15 ai 21 anni di età hanno trascorso almeno 36 mesi nella rosa di un club italiano (vivaio nazionale) o della stessa società (vivaio di club) che presenta la lista per la Serie A. Questo incoraggia così le squadre a sviluppare i propri settori giovanili e a lanciare i migliori talenti nel momento in cui questi vengono ritenuti pronti per giocare ai massimi livelli.
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Lista Serie A: Under 21, comunicazione in Lega e modifiche
Come detto la lista per la Serie A deve essere comunicata entro le 12 del giorno che precede la prima gara ufficiale, ma può essere modificata – ovviamente attenendosi agli stessi parametri – entro le 23:59 del giorno successivo alla chiusura del calciomercato. Successivi cambiamenti potranno essere effettuati soltanto per questi specifici casi:
- Sostituzione di un portiere
- Sostituzione di un calciatore per cui il transfer dall’estero non è arrivato in tempi utili
- Sostituzione di un calciatore svincolato
- Sostituzione fino a un massimo di due slot – portieri esclusi – tra calciatori dello stesso club
Una squadra che ingaggia uno svincolato a mercato chiuso può comunque registrarlo solo nel caso in cui si sia premunita lasciando uno spazio vuoto nella lista dei 25 nomi comunicati alla Lega.
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I giocatori esclusi dalla lista non possono naturalmente scendere in campo, pena la sconfitta a tavolino ed eventuali ulteriori sanzioni, ma possono rientrare nella lista successiva che viene aggiornata al termine del mercato invernale o “di riparazione”.
I calciatori che non hanno compiuto 21 anni di età al 1° gennaio dell’anno in corso possono scendere in campo pur se non inseriti nella lista. Questa eccezione serve naturalmente per permettere alle società di utilizzare i talenti del vivaio a campionato in corso per scelta o necessità, costringendole di fatto a rinunciare alla costruzione di rose sterminate e troppo costose.
Nel torneo che sta per cominciare la regola sugli Under 21 riguarderà i nati dopo il 1° gennaio 1999. Naturalmente alcuni di questi Under 21 saranno comunque registrati per soddisfare i paletti imposti dalla FIGC.
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Lista Serie A, i parametri da rispettare
Ecco dunque riassunti i criteri che i club devono seguire nel comporre la lista per la Serie A da comunicare alla Lega calcio.
- Un numero massimo di 25 calciatori
- Tra questi almeno 4 cresciuti nel proprio vivaio + 4 cresciuti in un vivaio nazionale
- I calciatori Under 21 non registrati possono comunque scendere in campo
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