Figlio di Cagliari, lanciato da Zenga: Riccardo Ladinetti è uno dei nuovi talenti in rampa di lancio del calcio italiano
Giovane, talentuoso e con un contratto in scadenza nel 2021. La prossima grande plusvalenza in casa Cagliari potrebbe essere rappresentata da Riccardo Ladinetti, centrocampista classe 2000 che, proprio sul finire della stagione 2019/20, ha fatto il suo esordio in Serie A. A lanciarlo è stato Walter Zenga, uno che avrà anche qualche difetto, ma sulle potenzialità dei calciatori ha spesso dimostrato di vederci lungo.
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Nella fattispecie, Ladinetti è stato mandato in campo per la prima volta contro il Sassuolo, giocando 45 minuti in un match aperto da Caputo e pareggiato da Joao Pedro nel finale. Un tempo di grande qualità, nel cuore della manovra sarda, condotta con l’autorità di chi sa che, nonostante la poca esperienza, è consapevole dei propri mezzi. Poi altri 58 minuti sono arrivati contro l’Udinese, da titolare, e 28 nella passerella finale contro il Milan. Totale, 126 minuti giocati. Di qualità.
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Una vita per il Cagliari
Numero 35 sulle spalle, un passato a tinte rossoblu e la voglia di fare bene con la squadra della sua città. Potrebbe riassumersi così la prima, brevissima parte di carriera di Riccardo Ladinetti, che sin da bambino sognava di poter esordire in Serie A con la maglia del suo amato Cagliari. Lui nel capoluogo sardo ci è nato e cresciuto, calcisticamente e non, promettendo molto soprattutto a livello giovanile.
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Con la Primavera, Ladinetti ha giocato per tre stagioni quasi intere, arrivando a toccare quota 58 presenze complessive, condite da qualche gol e una discreta quantità di assist, chiudendo la stagione con la fascia di capitano al braccio. Il 2020, nonostante mille peripezie extrasportive, è stato il suo anno: prima la convocazione da parte di Zenga, poi la firma sul primo contratto professionistico, attorniato da una marea di aspettative e da una scadenza al 2021.
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Riccardo Ladinetti: caratteristiche tecniche
Ladinetti è il classico centrocampista centrale dotato di ottime qualità in regia, che di solito viene schierato come play basso a schermo davanti alla difesa. In Primavera giocava con il numero 5 e i paragonano, a Cagliari, si sono subito sprecati. Siamo di fronte al nuovo Daniele Conti? I tifosi rossoblu lo sperano, ma il classe 2000 ha più volte detto di ispirarsi a Luka Modric, Andrea Pirlo e Sergio Busquets, tutti tra i top nel ruolo. Resta da capire se e quante possibilità avrà con Di Francesco.
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Destro naturale, sa orchestrare molto bene il gioco nelle medie-lunghe distanze e non disdegna la conclusione verso la porta avversaria. Maturo, sia tatticamente che dal punto di vista temperamentale, Ladinetti sa farsi valere anche in fase di non possesso. Corre tanto e lo fa bene in una zona abbastanza delicata del campo, ama tenere palla e possiede un’ottima visione di gioco, con la quale smista i palloni sempre in maniera intelligente.
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Un’occasione di mercato
In questi giorni si è parlato anche di un interessamento del Torino, ma fargli lasciare la sua terra non sarà affatto facile. Detto ciò, i granata avrebbero già formalizzato un’offerta da circa 1 milione di euro, prontamente respinta dal Cagliari che lo valuta di più. Davide Vagnati, su imbeccata di Massimo Bava, tornerà però alla carica molto presto, per regalare a Marco Giampaolo un innesto di ottime prospettive da alternare all’esperto venezuelano Tomas Rincon.
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Ladinetti, dal canto suo, è stato convocato per la prima partita della nuova stagione, pareggiata – guarda caso – proprio per 1-1 contro il Sassuolo. Stessa avversaria e stesso risultato dell’esordio, ma questa volta il 19enne cagliaritano – che compirà 20 anni solo a dicembre – non ha trovato spazio. Rog, Oliva e Marin dovrebbero essere più avanti nelle gerarchie e, anche per questo, l’opzione di lasciare la Sardegna potrebbe trasformarsi, ben presto, in una necessità.
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