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Tonali, un’altra stagione per prendersi il Milan

Serie ATonali, un'altra stagione per prendersi il Milan

Tonali resterà al Milan anche nella prossima stagione, cercando di fare il salto di qualità che società e tifosi si attendono da lui

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Nella stagione sorprendente del Milan di Stefano Pioli spicca senza dubbio la delusione per il rendimento di Sandro Tonali, il colpo del mercato estivo che però non è riuscito ancora a integrarsi a dovere nei meccanismi rossoneri.

34 partite in stagione tra tutte le competizioni, 1.941 minuti di gioco, nessun gol e nessun assist: non certo quello che ci si aspettava dal classe 2000 arrivato dal Brescia, strappato alla concorrenza di importanti club italiani ed esteri e considerato uno dei migliori talenti a livello europeo. Le opzioni alternative non mancano, ma il Milan ha scelto di trattenere il giocatore anche per la prossima stagione, scommettendo sul suo futuro.

La permanenza al Milan

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All’inizio della stagione, il Milan ha fatto un grosso investimento su Tonali: il centrocampista lodigiano è arrivato in prestito dal Brescia, dietro pagamento di 10 milioni di euro e con un diritto di riscatto fissato a 15 più altri 10 di bonus. I soldi già spesi rendono quasi scontato che la società rossonera voglia concludere l’acquisto la prossima estate e ottenere definitivamente il cartellino del giocatore, confidando nella sua grande crescita nei prossimi anni.

L’età del giocatore, che compirà 21 anni il prossimo 8 maggio – il giorno prima di Juventus-Milan – gioca senz’altro a suo favore. Sandro Tonali è un ragazzo ancora giovane e di grande prospettiva, appena alla sua seconda stagione nella massima serie. Quest’anno, si è trovato per la prima volta in una squadra in lotta per la vetta della classifica e impegnata in Europa, ed evidentemente na ha subito il contraccolpo.

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Non si tratta certo del primo centrocampista del Milan che ha stentato nella sua annata d’esordio in rossonero (Bennacer e Calhanoglu sono due ottimi esempi), per cui c’è la consapevolezza che un inizio difficile possa essere corretto in futuro. Molto dipenderà, però anche dal giocatore.

Cosa non è andato nella stagione di Tonali

L’ex-centrocampista del Brescia è arrivato a Milano carico di molte aspettative, e dopo una prima stagione in Serie A piuttosto complicata in un Brescia non sufficientemente competitivo. Non solo, Tonali è arrivato al Milan con la quasi certezza di un ruolo di primo piano a centrocampo, visto che Bennacer e Krunic avevano abbastanza deluso fino a quel momento.

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L’esplosione inaspettata dell’algerino ha subito messo in crisi il suo ruolo nelle gerarchie di Pioli, e a questo si sono aggiunte le difficoltà nell’adattarsi a un ambiente con maggiori ambizioni (e quindi pressioni) e ai nuovi schemi di gioco, in cui ad esempio spetta a Calhanoglu il compito di tirare le fila del centrocampo.

tonali
Fonte immagine: @acmilan (Twitter)

In questa situazione, Tonali ha finito per chiudersi un po’ in se stesso; “Lo vedo un po’ timido” ha detto di lui Demetrio Albertini nei mesi scorsi, sottolineando come la strada per l’affermazione del centrocampista passi anche da una presa di coscienza delle sue qualità e da una maggiore sicurezza.

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La capacità di resistere psicologicamente alla pressione è ciò su cui pare ovvio che Tonali dovrà lavorare maggiormente. Da lui ad esempio ci si attendeva un ruolo di leadership carismatica e tecnica nell’U21, ma nel match d’esordio contro l’abbordabilissima Repubblica Ceca ha giocato sotto tono ed è stato anche espulso, proprio nel momento in cui gli Azzurrini erano all’assalto finale. La prossima sfida dell’Europeo giovanile, il 31 maggio col Portogallo, sarà la prima occasione per dimostrare di stare trovando un nuovo equilibrio.

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