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Guardiola, Pochettino, Simeone: tutti i discepoli di Marcelo Bielsa

Calcio EsteroGuardiola, Pochettino, Simeone: tutti i discepoli di Marcelo Bielsa

Marcelo Bielsa è uno dei più noti allenatori al mondo, nonostante abbia vinto poco. È considerato un grande maestro di calcio, ma quali sono i suoi allievi?

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L’arrivo di Mourinho alla Roma, stando a varie fonti, potrebbe portare nello staff tecnico del club giallorosso Walter Samuel, che ha giocato per lo Special One ai tempi dell’Inter e oggi è collaboratore tecnico del ct argentino Lionel Scaloni.

Sia Samuel che Scaloni appartengono a una vasta scuola di allenatori più o meno giovani, che vanta discepoli illustri e dei più disparati, come Gallardo, Simeone e Pochettino: quella di Marcelo Bielsa.

L’eredità tecnica della Nazionale di Bielsa

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Quando Scaloni fu nominato come nuovo ct dell’Argentina, in seguito all’ennesimo disastro mondiale, una cosa che ci tenne a fare sapere era di voler ricostruire lo spirito della Selección di Bielsa, “una squadra con cui ci identificavamo tutti”. L’ex-difensore di Lazio e Atalanta era stato componente di quella Nazionale nell’ultimo anno della gestione dell’attuale allenatore del Leeds, che aveva già incrociato nei primi anni Novanta al Newell’s Old Boys, sebbene giocasse ancora nella formazione giovanile.

Da quell’Argentina, seconda in Copa America e oro olimpico nel 2004 (ultimo titolo vinto dall’Albiceleste), sono usciti tanti attuali seguaci del Loco. Tra i più noti c’è senza dubbio Diego Simeone, che pure ha rivisitato in maniera molto personale i dettami tattici di Bielsa senza però mai negare la grande influenza che ha avuto sul suo modo di vedere il calcio. E poi Marcelo Gallardo, il tecnico che in questi anni ha rivoluzionato il River Plate, portandolo a vincere due Coppe Libertadores, e che era stato nei piani della Roma prima di optare per Mourinho.

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Ma gli allenatori figli del quinquennio bielsista in Nazionale sono molti di più: Santiago Solari, altro rosarino cresciuto al Newell’s, che dopo una difficile esperienza al Real Madrid oggi è secondo in Messico con l’America; Pablo Aimar, che oggi allena l’U17 argentina; Nelson Vivas, che è il vice di Simeone all’Atletico Madrid (dove ha preso il posto di un altro adepto del Loco, German Burgos, ora logicamente sulla panchina del Newell’s); Matias Almeyda, tecnico del San José Earthquakes; Gabriel Heinze, anche lui negli Stati Uniti con l’Atlanta United; e infine Hernan Crespo, che dopo aver guidato la Primavera del Parma e il Moderna, ha vinto una Copa Sudamericana col Defensa y Justicia e adesso allena il San Paolo.

La scuola di Rosario e del Newell’s Old Boys

Tutti sanno quanto Pep Guardiola sia debitore a Bielsa, pur non avendo mai giocato per lui, ma allo stesso modo Mauricio Pochettino – rivale del catalano nella recente semifinale di Champions League – ha potuto apprendere direttamente dal maestro la sua idea di calcio. È successo tra la fine degli anni Ottanta e il primi Novanta, quando il giovane Poch era uno dei perni della difesa del Newell’s che, allenato da Bielsa, vinse due campionati e impose il tecnico di Rosario come uno dei nomi più affascinanti del calcio sudamericano.

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Pochettino si porta appresso, come fedelissimo vice fin dai tempi dell’Espanyol, il suo ex-compagno di squadra Miguel D’Agostino, ma molti di quel Rojinegro sono poi diventati allenatori. La maggior parte di loro senza ottenere grande fama, come ad esempio i casi di Norberto Scoponi, Ricardo Lunari e Alfredo Berti; altri, invece, hanno saputo conquistarsi una certa fama anche in Europa.

bielsa cile
Fonte: @soymarcelobielsa (Instagram)

È un discorso che vale per Gerardo Martino, colonna del centrocampo del Newell’s degli anni Ottanta e Novanta, universalmente considerato il più fedele discepolo di Bielsa. Il Tata ha costruito la sua carriera nel campionato paraguayano, arrivando ad allenare la Nazionale nel 2007, portandola fino ai quarti di finale del Mondiale del 2010 (miglior risultato di sempre) e alla finale della Copa America del 2011. Da lì arrivò a vincere un campionato col Rojinegro e poi ad allenare il Barcellona per una stagione, quindi l’Argentina, l’Atlanta United (lasciato nel 2018 a Heinze) e ora il Messico.

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L’altro grande pupillo di Bielsa è Eduardo Berizzo, che giocò per lui prima al Newell’s e poi coi messicani dell’Atlas. Le loro storie si sono reincrociate tra il 2007 e il 2010, quando Berizzo divenne vice di Bielsa sulla panchina del Cile, per poi costruirsi una propria proficua carriera in Spagna tra Celta Vigo e Siviglia, fino a che nel 2018 non venne scelto per sostituire proprio il Loco all’Athletic Bilbao. Oggi, Berizzo è ct del Paraguay, dove sta cercando di rilanciare la tradizione di Martino; ad assisterlo c’è ancora una volta il rosarino Roberto Bonano, ex-portiere del Barcellona e numero 1 della Selección del 2002.

Bielsisti di tutto il mondo

Da qui in avanti, però, iniziano i nomi per veri nerd del calcio. Intorno alla metà degli anni Novanta, Bielsa è in Messico, dove guida prima l’Atlas e poi l’America. Durante la prima avventura lascia la sua impronta su Carlos Humberto Gonzalez, che è stato allenatore del Pumas, e durante la seconda addirittura su Marco Rossi, oggi ct dell’Ungheria che vedremo ai prossimi Europei.

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Il Velez Sarsfield, attualmente primo nel Gruppo B della Primera Division, davanti al Boca Juniors, è guidato da altri suoi due allievi, Mauricio Pellegrino e Carlos Compagnucci, suoi giocatori durante l’unica indimenticabile stagione di Bielsa al Fortín, nel 1997/1998, condita dalla conquista del titolo nazionale.

L’ultimo promettente bielsista ad essersi affacciato al calcio professionistico è infine Andoni Iraola, storico terzino destro dell’Athletic Bilbao, dove il Loco conquistò una finale di Europa League e una Coppa del Re tra il 2011 e il 2013. Dopo il ritiro dal calcio giocato, nel 2016, Iraola ha iniziato ad allenare: nella scorsa stagione ha condotto il piccolo Mirandés a una semifinale di Coppa del Re, e adesso sta lottando con il Rayo Vallecano per la promozione in Liga.

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