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“Ti senti un soldato”, i metodi di Diego Simeone

Calcio Estero"Ti senti un soldato", i metodi di Diego Simeone

Le 500 panchine con l’Atletico Madrid proiettano Diego Simeone nella storia del club colchonero: ma chi è veramente il Cholo?

Pochi giorni fa, in occasione del match giocato e vinto contro il Getafe, Diego Simeone ha toccato quota 500 panchine con l’Atletico Madrid. Un risultato assai importante, storico a suo modo perché, soprattutto di questi tempi, è difficile trovare un contesto che permetta di dare una continuità così duratura a un allenatore.

Il Cholo, volenti o meno, ha scritto un pezzo di storia dell’Atletico Madrid. Come riepilogato in un interessante approfondimento da El Pais, Diego Simeone ha messo insieme 301 vittorie (il 60,12 % delle partite giocate), 118 pareggi (23,65) e 81 sconfitte, pari al 16,33% dei match complessivi. In Liga ha vinto 209 partite su 340, con 80 pareggi e 51 sconfitte, mentre in Champions League le vittorie inanellate a oggi sono 41 su 77.

Inoltre, il Cholo ha vinto entrambe le finali di Supercoppa Europea disputate, che hanno portato nella bacheca dell’Atletico Madrid due dei 7 trofei complessivi conquistati dai colchoneros con l’argentino alla guida. Gli altri, in particolar modo la Liga strappata al Barcellona e le due Europa League, hanno contribuito a far tornare l’Atletico Madrid nell’élite del calcio mondiale.

diego simeone
Fonte immagine: Clive Rose/Getty

Diego Simeone, un valorizzatore di risorse

Diego Simeone ha preso in mano l’Atletico Madrid a metà della stagione 2011/12, restituendo al club dignità e la dimensione che compete alla terza squadra di Spagna per trofei vinti. Da otto anni a questa parte, non si contano più i calciatori valorizzati dal lavoro del Cholo, un uomo che umanamente parlando sa dare tanto se vede che dall’altra parte riceve lo stesso trattamento.

Grazie a lui, l’Atletico Madrid ha incassato oltre 800 milioni di euro solo ed esclusivamente derivanti dal player trading. Ovviamente tanti soldi sono stati spesi anche in entrata, ma Simeone non ha mai preteso nomi roboanti o stelle del calcio mondiale. Semplicemente, ha sempre dato indicazioni per calciatori funzionali, mediamente giovani e quindi con ampi margini di miglioramento.

L’ultimo esempio è quello di Joao Felix, ma facendo un rapido salto indietro si nota come siano a decine i calciatori plasmati e lanciati dal Cholo. Da Courtois a Rodri, passando per Griezmann, Thomas, Diego Costa, Carrasco e Falcao, tonnellate di talento sono passate dal Vicente Calderon prima e dal Metropolitano poi. Tutte, mediamente, grate al grande lavoro fatto su di loro dall’ex tecnico del Catania.

diego simeone
Fonte immagine: Claudio Alvarez

Dicono di lui

Ma chi è veramente il Cholo: “La sua più grande qualità è quella di trasmettere energia positiva, ti convince delle sue idee, lavora sulla tua cultura del lavoro, quasi ti trascina mentre sei in campo” ha detto Juanfran, terzino destro oggi al San Paolo ma che all’Atletico ha giocato per ben sette stagioni, mettendo insieme oltre 300 partite agli ordini di Diego Simeone. Meglio di lui, solo Koke, Gabi e Godin.

Gli fa eco Filipe Luis, laterale mancino brasiliano che gioca nel Flamengo: “Il Cholo – ha dichiarato – ti tratta come un soldato, ti dà una carica assurda e tu in campo fai solo quello che ti dice di fare. È l’allenatore che mi ha insegnato di più”. Sul preconcetto di un Simeone difensivista a oltranza, Filipe Luis ha aggiunto: “Ho giocato con lui otto anni e tutti mi dicevano che sapevo solo difendere. Niente di più falso: quando difendevamo lo facevamo tutti uniti, insieme come fratelli”.

 

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Diego Godin, un altro dei guerrieri ai quali Diego Simeone ha affidato una grossa fetta di carriera, insiste invece sulla preparazione tattica del suo ex allenatore: “Tutti pensano che la squadra in grado di vincere diversi titoli fosse grinta e basta, ma lui lavorava tantissimo sull’aspetto tattico. Leggeva le partite con largo anticipo e le preparava benissimo”. Poi certo, “la componente mentale era fondamentale”.

Lo scorso anno Simeone ha passato un periodo di crisi, dovuto al fatto che la dirigenza colchonera gli ha rivoltato la rosa come un calzino. Serviva restaurare la squadra con partenze pesanti, come quella di Neymar. Secondo le malelingue, il Cholo avrebbe espresso le sue perplessità e la società, per tutta risposta, gli ha offerto un ricchissimo rinnovo di contratto. Oggi, più che mai, il sodalizio tra Diego Simeone e l’Atletico Madrid è più solido che mai.

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