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Jacopo Segre, una risorsa per il nuovo Torino

Serie AJacopo Segre, una risorsa per il nuovo Torino

Jacopo Segre è il nome nuovo per il centrocampo del Torino. Che, dopo una stagione scadente, dovrà per forza rivoluzionare la rosa

La sconfitta sul campo dello Spezia maturata pochi giorni fa ha ufficializzato la fine della stagione del Chievo Verona, il cui obiettivo era quello di ritornare subito in Serie A dopo un solo anno in purgatorio. Invece, la società clivense, dovrà accontentarsi di riprogrammare un’altra volta la risalita, con tutti i problemi che comporta farlo. Tornare su non sarà affatto facile, soprattutto perché anche quest’anno si prevedono grosse rivoluzioni in rosa.

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Tra i calciatori che lasceranno sicuramente il Chievo c’è Jacopo Segre, centrocampista di 23 anni che in questa stagione si è messo particolarmente in mostra, consacrandosi come uno degli interpreti più interessanti tra le cosiddette nuove proposte. Segre, torinese di nascita e milanese d’adozione, farà a breve ritorno al Torino, società che ne detiene il cartellino e che, nelle ultime stagioni, lo ha mandato in prestito a farsi le ossa in giro per l’Italia.

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Chi è Jacopo Segre, il nome nuovo del Torino

Nato nel 1997 nel capoluogo piemontese, Jacopo Segre per un certo periodo si era trasferito a Milano per giocare nel settore giovanile del Milan, rientrando poi a Torino nel 2015 quando, all’interno di una serie di scambi tra società, i granata lo avevano ottenuto riportandolo di fatto a casa. Nell’unico anno passato a giocare con la Primavera, Segre ha fatto intravedere grandi cose, aiutando la squadra ad arrivare agli ottavi di finale del campionato, vincere la Supercoppa e fare bella figura al Viareggio.

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Fondamentale per lui è stato l’incontro con Moreno Longo, ex allenatore della Primavera e poi della prima squadra granata: “Il mister mi ha ritagliato un ruolo su misura – ha raccontato Segre in una recente intervista – mi ha fatto crescere e ancora oggi ci sentiamo, mi fa i complimenti quando le cose vanno bene e mi dà consigli per migliorarmi”. Il Torino, che capisce le potenzialità del ragazzo, decide così di mandarlo subito in prestito, in modo tale da testarlo al meglio nel professionismo.

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Tre prestiti e tante certezze

Prima la Serie C, al Piacenza, dove calci e lezioni di vita non si contano nemmeno, poi un paio di avventure molto più che positive in Serie B, che lo consacrano e gli permettono di accumulare esperienza preziosa. Questo, più o meno, è il riassunto degli ultimi tre anni di Jacopo Segre, che nel biennio passato in cadetteria non ci ha messo molto a prendersi le rispettive titolarità tra Venezia e Chievo.

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In Laguna, Segre parte come riserva durante la gestione di Vecchi, ma con l’arrivo di Zenga viene buttato in campo e da lì non si schioda più, terminando la stagione con 31 presenze e 3 gol. Quattro sono invece le reti segnate con la la maglia dei ‘Mussi Volanti’, uno dei quali – tanto bello quanto inutile – è arrivato nella partita di andata contro lo Spezia. Marcolini lo utilizzava meno rispetto ad Aglietti, che invece lo ha trasformato in una risorsa. Ora, per Segre, arriva il bello: convincere Giampaolo.

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Caratteristiche tecniche e ruolo: una mezzala di qualità

Ma come, e soprattutto dove, gioca Jacopo Segre? Il lavoro di Longo lo ha portato a trasformarsi in un interno di centrocampo in grado di disimpegnarsi sia sul centro-destra che sul centro-sinistra, posizioni nelle quali Zenga ed Aglietti lo hanno spesso alternato. Forte fisicamente – è alto 185 centimetri – e abile negli inserimenti in area avversaria senza palla, Segre potrebbe sposarsi in pieno con la filosofia di calcio ‘giampaolista’.

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Nella fattispecie, potrebbe entrare in competizione con Daniele Baselli, peraltro fermo causa infortunio, e quindi rimanere a Torino, anziché ripartire per l’ennesimo prestito. A 23 anni sembra essere finalmente pronto per la Serie A, dove la sua corsa, il dinamismo e l’atletismo donatigli da Madre Natura diventerebbero qualità imprescindibili per imporsi. Per farlo, nel ritiro che i granata svolgeranno a Biella, Segre dovrà fare bene, guadagnandosi la fiducia di Giampaolo e una maglia nel club che tifa da sempre.

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