Covid, infortuni, rinnovo: Dybala è ancora in cerca di se stesso

Per Paulo Dybala, il 2020 è stato un anno molto difficile, che è andato a peggiorare la sua situazione all’interno della rosa della Juventus, già alterata dall’arrivo di Ronaldo, tre stagioni fa.

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Che ne sarà di Dybala? Il 2020 dell’argentino è stato e continua a essere molto complicato, tra infortuni, rinnovo e scarso rendimento, che stanno gettando forti dubbi sulla sua prosecuzione in bianconero, con l’avvicinarsi di gennaio. Una settimana fa, Andrea Agnelli ha rivelato che la Juventus ha ricevuto una ricca offerta per lui, “che lo pone tra i 20 più pagati in Europa”, ma ha anche aggiunto che il club intende tenerlo e farlo diventare una bandiera.

Altre nuvole, però, si addensano attorno all’asso argentino. Ad esempio, la sensazione che la Juventus vada meglio senza di lui che con: Morata e Ronaldo sembrano essere divenuti la coppia d’attacco perfetta, sia come gol realizzati che come interazione di gioco (nonostante gli errori contro l’Atalanta), relegando Dybala al ruolo di alternativa.

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Il ruolo sempre più marginale di Dybala

L’argentino è arrivato a Torino dal Palermo nel 2015, quando aveva solo 22 anni, e ha subito dimostrato di essere l’uomo giusto per ereditare la maglia numero 10. Poi, l’arrivo di Ronaldo ha segnato un momento di svolta, in negativo, della sua storia alla Juventus; l’anno scorso, con Sarri, Dybala sembrava essere tornato al centro del progetto e in piena forma, ma nel 2020 i problemi sono ricominciati.

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Non è solo la difficile convivenza (tattica, ma anche carismatica) con Ronaldo. Ad aprile, Paulo Dybala è stato trovato positivo al coronavirus, guarendo solo dopo un mese molto difficile, come poi ha avuto modo di raccontare ai media. La ripresa dal Covid è stata lenta e difficoltosa, anche perché di mezzo ci si sono messi diversi infortuni: uno a fine luglio, al termine della stagione; un altro, subito dopo, che gli ha fatto saltare la preparazione e l’inizio del campionato.

Il nuovo stop è arrivato prima della sfida di sabato contro il Parma: con Dybala indisponibile, la Juve ha disputato una delle sue migliori prestazioni da diversi mesi a questa parte. Ma non è solo questo: ieri sera su Sky è stato messo in evidenza come la Juventus segni un gol ogni 35 minuti senza Dybala in campo, contro uno ogni 64 quando c’è l’argentino. I tiri in porta sono quasi il doppio, quando lui manca, e anche i passaggi chiave aumentano sensibilmente, da 60 a 87.

Accusarlo di influenzare negativamente il gioco della squadra quando è in campo sarebbe ingiusto, ma a livello psicologico la sua capacità di (non) incidere sulla Juventus può rappresentare un problema: la doppia sfida col Barcellona è uno dei simboli di questo trend, dalla netta sconfitta all’andata con Dybala in campo alla netta vittoria del ritorno con l’argentino in panchina.

Il problema del rinnovo

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Dopo le rassicurazioni di Agnelli, Dybala ha incassato di recente anche quelle del suo allenatore Andrea Pirlo: “Si sta comportando benissimo, i campioni fanno sempre parte delle squadre forti”. Nel frattempo, però, ancora non ha rinnovato il contratto col club, che scade a giugno 2022.

A metà dicembre, Dybala si era lamentato che, sul tema, fossero uscite voci non vere riguardo la cifra da lui richiesta, con lo scopo, secondo l’attaccante, di mettergli contro i tifosi. Uno sfogo, arrivato dopo la vittoria sul Genoa (in cui ha ritrovato il gol), che denota un certo malcontento forse anche nei confronti della società. Paratici è subito arrivato a spegnere il principio di incendio, asserendo che le trattative per il rinnovo inizieranno a breve.

Dybala sta quindi vivendo un momento complesso e per lui non semplice, che gli ha impedito di trovarsi nelle condizioni ottimali per l’inizio di stagione. Ma tutto ciò è solo l’ultimo aspetto di un calo di fiducia che lo ha accompagna dall’arrivo in squadra di Ronaldo, che ha messo in dubbio il ruolo dell’argentino come stella della squadra. A due anni e mezzo dall’avvento del portoghese, il principale obiettivo della Juventus è ancora cercare di capire cosa fare con Paulo Dybala.

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Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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