Perché la cessione di Tomiyasu può essere un problema per il Bologna

Il passaggio di Tomiyasu all’Arsenal apre a due riflessioni parallele: il giapponese può sfondare a Londra? E, soprattutto, cosa rimane al Bologna?

Takehiro Tomiyasu sarà un nuovo giocatore dell’Arsenal. La notizia era nell’area perché, durante questa sessione estiva di mercato, il talento giapponese è stato più volte vicino a lasciare Bologna.

Prima lo voleva l’Atalanta, poi il Tottenham: alla fine, a spuntarla, sono stati i Gunners, che perfezionano un colpo importate proprio nel giorno in cui il mercato termina. Il tutto, lasciando il Bologna privo del leader difensivo e i tifosi felsinei diffusamente scontenti.

Addio Tomiyasu: una perdita grave

Nonostante la giovane età, Tomiyasu aveva dimostrato di essere il perno della retroguardia bolognese. Sinisa Mihajlovic, infatti, più volte lo aveva responsabilizzato sfruttandolo anche per quella che è la sua duttilità tattica.

Centrale o terzino destro, il giapponese non ha quasi mai deluso, certificando la bontà dei soldi spesi dal club per acquistarlo su imbeccata di Walter Sabatini. Arrivato nel 2019 per 7 milioni di euro, la sua cessione porta in cassa un’ottima plusvalenza, ma lascia un vuoto destinato a non essere più riempito, men che meno in extremis.

Cercasi leader per il Bologna

Così in difesa il Bologna dovrà reinventarsi, perché anche se la cessione del giapponese era stata preventivata, di fatto la dirigenza non ha fatto quasi nulla per sostituirlo adeguatamente.

Tra i volti nuovi del pacchetto centrale arretrato ci sono Kevin Bonifazi, che ha già dimostrato qualche impaccio di troppo, e il giovanissimo belga Arthur Theate, arrivato pochi giorni fa.

A loro va aggiunto il riscatto di Adama Soumaoro e l’innesto in rosa di tre giovanissimo come Binks, Corbo e Khailoti. Insomma, un po’ poco per l’insoddisfatto Mihajlovic, che tra le altre cose parrebbe aver mostrato a più riprese una sorta di insofferenza verso la gestione societaria di varie dinamiche di mercato.

Tomiyasu all’Arsenal, cosa dobbiamo aspettarci

Viceversa, l’Arsenal può essere una sfida molto stimolante per Tomiyasu, che in due stagioni è cresciuto molto dal punto di vista tattico e fisico.

Il contesto purtroppo difficilmente lo aiuterà, visto come se la stanno passando i Gunners, e proprio per questo il nazionale nipponico dovrà metterci lo stesso carattere che a Bologna gli ha permesso di imporsi.

La Premier League potrebbe esaltarne le caratteristiche e, addirittura, qualora un domani Arteta non dovesse più essere il manager dell’Arsenal, l’ex bolognese potrebbe adattarsi anche a una retroguardia a tre.

Insomma, la scelta era inevitabile, sia a livello di motivazioni che per un ingaggio moltiplicato enne volte rispetto a quello di Bologna. Dopo il Tottenham, col quale la dirigenza emiliana non ha trovato l’accordo economico, Londra rimane così il destino per un calciatore che, in Serie A, avrebbe fatto comodo a molti.

 

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Andrea Bracco
Andrea Bracco
Cuneese, ha fondato il primo sito di calcio sudamericano in Italia e collaborato con diverse realtà editoriali di importanza nazionale, come Ultimo Uomo e Rivista Undici. Liga e Sudamerica le sue stelle polari, il calcio minore la sua debolezza.

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