Poteva nuotare, sarebbe andato veloce anche in vasca, un infortunio lo ha penalizzato e poi il destino gli ha proposto il calcio. Nasce così la carriera di Takehiro Tomiyasu, giocatore forse per caso, talento indiscusso del calcio giapponese, uno dei prospetti più interessanti che all’età di 22 anni (da compiere a novembre) sembra già pronto per avventure ben più ambiziose.
Il Bologna se lo gode, ha avuto il merito di scoprirlo, sa che presto dovrà salutarlo ma vorrà approfittare di questa stagione per far lievitare il suo cartellino – Sabatini ha rivelato di aver già rifiutato un’offerta da oltre 20 milioni – realizzando così una super plusvalenza.
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Il calcio dopo il nuoto: come nasce la carriera di Tomiyasu
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Poteva nuotare, ha scelto il pallone. Casualmente: all’età di 5 anni, seguendo le sorelle, si tuffava per divertimento. Un giorno si fece male, niente piscina, tornò a casa e trovò il volantino di una squadra di calcio. Nasce così la sua carriera. Benedetta carta. Perché le origini spesso ti segnano oppure no: Tomiyasu è nato a Fukuoka, città giapponese sulla costa settentrionale dell’isola di Kyūshū, dove il calcio è quasi raro. Si praticano altri sport: l’atletica o, appunto, il nuoto. Takehiro è una splendida eccezione e ora un orgoglio. Ha già raccolto una ventina di presenze con la sua Nazionale, ha già partecipato alla Copa America, del gruppo e della difesa è già un leader. Il ragazzo si farà.
Che intuizione del Bologna: garanzia Sabatini
Il Bologna oggi se lo gode dopo averlo acquistato grazie all’intuizione di Sabatini: sette milioni, l’estate scorsa, per strapparlo ai belgi del Sint-Truiden. Un investimento vincente ma anche coraggioso. Non tutti avrebbero speso una cifra simile per un calciatore potenzialmente di valore e comunque una scommessa anche per le origini. Nakata aveva già portato bene. Lo scorso anno Mihajlovic lo ha schierato terzino destro, in questa stagione lo ha riportato al centro, suo ruolo naturale. Con Danilo si trova bene: è già stato uno dei migliori nelle prime due uscite, anche col Milan – Ibra a parte – aveva provato ad esaltarsi, con risultati altalenanti. Molto meglio col Parma. Voto 7 pieno.
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L’idolo Koulibaly e le caratteristiche tecniche
Tomiyasu è alto 188 centimetri ma ha leggerezza dei velocisti: è rapido, dinamico, abile in anticipo, bravo di testa. In costruzione è fortissimo. Ha piedi da centrocampista ma anche personalità nel portare palla. Le statistiche di lunedì lo premiano: col Parma ha giocato 81 palloni – solo Schouten ha fatto meglio (84) – con 61 passaggi riusciti e una precisione molto alta (91%) tra quelli tentati e completati. Nessuno ha fatto meglio, neppure Soriano o Palacio. Conferma delle sue doti da regista. Il suo modello è Koulibaly, a lui si ispira e a lui somiglia: certo diversi, ma anche simili. Il Napoli prende appunti.
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Calciomercato: dove potrebbe giocare in futuro
Proprio il Napoli potrebbe pensare a lui quando avrà deciso di cedere Koulibaly (il prossimo anno?). Per qualità, parametri ed età Tomiyasu rappresenterebbe l’investimento perfetto per De Laurentiis. Ci ha pensato anche la Roma, nell’immediato, e ci sta pensando ora, in questi giorni, anche il Milan, a cui serve un centrale. Ma il Bologna chiede tanto: almeno 25 milioni. Forse qualcosa in più ora che Tomiyasu è esploso anche mediaticamente. Ne parlano tutti e tutti bene. I fantallenatori che l’hanno preso a uno esultano. Bisogna giocare d’anticipo per imitarlo e poi goderselo.
di Fabio Tarantino
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