A distanza di quasi due anni dall’esordio in Serie A, avvenuto contro l’Inter di Mauro Icardi, Giangiacomo Magnani ha trovato il primo gol in massima serie proprio contro i nerazzurri. Una rete pesante che avvicina la Juventus, che su di lui vanta ancora un’opzione, allo Scudetto.
In un mondo frenetico e continuamente alla ricerca di notizie e nuovi eroi come quello del calcio, in due anni può davvero succedere di tutto. Ne sa qualcosa Giangiacomo Magnani, possente difensore centrale classe 1995 che appena due anni fa, in questi giorni, si trovava a vivere un vero e proprio sogno ad occhi aperti su cui in pochi avrebbero scommesso: partire in ritiro con la Juventus, allenarsi alla Continassa agli ordini di Massimiliano Allegri.
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Magnani, una carriera a mille all’ora
Un traguardo davvero incredibile per un ragazzo di 23 anni che l’estate appena precedente, nel 2017, si era di fatto ritrovato a spasso, senza contratto, dopo la retrocessione in Serie D del suo Lumezzane. Uno stop che avrebbe potuto deprimere un ragazzo che sognava la Serie A, ma che consapevole di avere quel qualcosa per poter fare la differenza si è rimboccato le maniche ed è ripartito da Siracusa, più di 1000 chilometri di distanza dalla sua Correggio.
Da riserva a titolare, da titolare a punto fermo e quindi obiettivo di mercato: la carriera di Magnani decolla nel giro di sei mesi, quelli che passano dal suo arrivo a parametro zero in Sicilia alla sua partenza per la Serie B, con il Perugia che per spuntarla sulla concorrenza tira fuori circa mezzo milione di euro.
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16 presenze con gli umbri, la dimostrazione di non aver patito quello che di fatto è quasi un doppio salto di categoria ed ecco la chiamata che non ti aspetti: la Juventus, sempre attenta a monitorare il mercato italiano alla ricerca dei giovani più promettenti, lo acquista per 5 milioni di euro e se lo porta in ritiro. Che non rimarrà in rosa è evidente, vista la concorrenza, ma si tratta comunque di un’esperienza importante che lo prepara a quella Serie A che appena un anno prima sembrava un’illusione e che adesso, invece, è solida realtà.
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Dall’Inter all’Inter
Girato al Sassuolo, Magnani dimostra subito di che pasta è fatto contro l’Inter, riuscendo a tenere a bada un certo Mauro Icardi nella prima giornata della Serie A 2018/2019. Un esame mica da ridere e superato a pieni voti: la Gazzetta dello Sport gli assegna un bel 7 e aggiunge “ci sarà un motivo se la Juventus ha investito su di lui 5 milioni di euro”.
Gli ingredienti per una bella favola, per un percorso in discesa dopo i tanti alti e bassi che hanno caratterizzato l’inizio della sua carriera, ci sono tutti: invece dopo un buonissimo inizio Magnani finisce per alternare campo e panchina e naturalmente le sue prestazioni ne risentono a livello di continuità. Chiusa in anticipo la prima stagione a causa di un’ernia, l’estate successiva viene ceduto in prestito un po’ a sorpresa al neopromosso Brescia.
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Sembra evidente che i rapporti con il tecnico Roberto De Zerbi si siano improvvisamente deteriorati, ma il passaggio alle Rondinelle che in teoria dovrebbe garantirgli una maggiore continuità di utilizzo si rivela invece un brusco stop: dopo aver saltato l’inizio di stagione a causa degli strascichi del vecchio infortunio quello che veniva considerato da tutti uno dei giovani difensori italiani più promettenti si ritaglia appena due presenze in campionato.
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Così a gennaio ecco il ritorno al Sassuolo: in panchina c’è ancora De Zerbi, e anche se ovviamente deve essere arrivato un chiarimento tra le parti Magnani parte indietro nelle retrovie in attesa della sua occasione. Due scampoli di gara, due gare passate interamente in panchina, 20 minuti contro l’Atalanta a partita ormai compromessa e poi, mercoledì, gli ultimi 10 minuti contro l’Inter.
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Incassato il gol di Borja Valero, che vale il 3-2 e sembra una condanna, Magnani è bravo invece a crederci fino all’ultimo come i compagni e ormai a tempo scaduto trova da pochi passi il primo gol in Serie A, che vale il definitivo 3-3, che frustra i sogni scudettati dell’Inter e permette alla Juventus di staccare i nerazzurri.
Magnani, Sassuolo o Juve? Il futuro è adesso
Il giorno dopo, è inevitabile, media e giornali tornano a parlare di lui, della sua straordinaria storia che in 12 mesi lo ha visto passare dalla disoccupazione al ritiro con la Juventus. Fa parte del gioco, come parte del gioco è il fatto che nell’ultimo anno in molti si fossero quasi scordati di quel ragazzo capace di esordire in Serie A annullando Icardi.
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A soli 24 anni (saranno 25 il prossimo 4 ottobre) Magnani ha già vissuto più e più vite calcistiche, è già stato al centro dell’attenzione e ha imparato la lezione: inevitabilmente, dopo il gol che del resto potrebbe aver deciso la corsa Scudetto, si è parlato di una Juventus pronta ad esercitare l’opzione – una sorta di recompra – pattuita a suo tempo con il Sassuolo.
Ma il futuro è adesso, inutile stare a pensare a cosa potrebbe accadere in estate: ci sarà un momento per pensare alla prossima stagione, fino ad allora è importante pensare a una gara alla volta. Con ancora 11 giornate da giocare Giangiacomo Magnani ha la possibilità di riprendersi tutto quello che ha lasciato per strada negli ultimi 12 mesi e di farlo con gli interessi: niente è impossibile per chi, senza mai smettere di correre, è passato da essere uno svincolato a sfiorare la Juventus.
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