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Sasa Kalajdzic, centravanti dello Stoccarda, è la nuova promessa del calcio austriaco, che si prepara agli Europei e punta al ritorno ai Mondiali, dopo il pareggio di ieri in Scozia.

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Doppietta d’eccezione in Scozia all’esordio nelle qualificazioni ai Mondiali del 2022, con la sua Austria che ottiene un importante punto su un terreno difficile: per Sasa Kalajdzic si tratta addirittura delle prime due reti con la Nazionale maggiore.

Centravanti classe 1997 di chiara origine slava (la famiglia proviene dalla Serbia), è stato a lungo considerato una promessa del calcio austriaco, ma a causa di tanti infortuni la sua carriera è stata fin qui frenata. Quest’anno, però, si sta lentamente affermando con lo Stoccarda e punta a conquistarsi un ruolo ben rilevante nel calciomercato delle prossime stagioni.

Il calvario di Kalajdzic

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Cresciuto nel First Vienna, esordisce tra i professionisti a 20 anni con l’Admira Wacker e immediatamente si inizia a parlare di lui come di un talento come da quelle parti se ne vedono pochi. A marzo 2018, però, arriva anche il primo infortunio serio: durante una sfida con lo Sturm Graz rimedia una frattura del metatarso che lo tiene lontano dai campi per 6 mesi.

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Quando, dopo un lungo stop, riuscirà finalmente a tornare in campo, subirà un ulteriore infortunio alla caviglia e dovrà nuovamente lasciare il campo. Nella sua prima stagione nel calcio degli adulti, Sasa Kalajdzic mette assieme comunque 3 gol e 7 assist.

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La sua carriera diventa così un continua battaglia col proprio fisico: l’annata successiva è da 8 gol e 5 assist, ma a inizio novembre si rompe il legamento sindesmotico e resta ai box fino al termine di febbraio 2019. Il talento è ciò che conta, però, e grazie ad esso Kalajdzic attira su di sé le attenzioni di alcuni club inglesi come Crystal Palace e Leeds, stregati dalla sua duttilità offensiva.

Sarà invece lo Stoccarda ad acquistarlo per 2,5 milioni di euro, mettendolo al centro dell’attacco di una squadra giovane e ansiosa di tornare in Bundesliga. Ma, di nuovo, prima ancora di iniziare la stagione arriva la rottura del legamento crociato e, quando rientra, è l’aprile del 2020.

Kalajdzic, stella dello Stoccarda

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Nonostante il tremendo inizio, in Germania Sasa Kalajdzic vede la sua vita cambiare. Nel corso degli anni precedenti, è mutato enormemente come calciatore: a livello giovanile veniva schierato come regista basso, e per via della sua altezza (2 metri) poteva assomigliare a Sergio Busquets; poi, il suo talento offensivo ha preso il sopravvento e si è evoluto prima in un raffinato trequartista e infine, nella seconda stagione all’Admira Wacker, in un centravanti moderno.

Nel gioco di Pellegrino Matarazzo, l’italoamericano che siede sulla panchina degli Svevi, Kalajdzic si integra alla perfezione: è un centravanti dal fisico devastante, ma con il suo acume tattico e la visione di gioco da trequartista sa aprire spazi per gli inserimenti dei compagni e poi servirli con precisione.

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Si è reinserito nella squadra con calma, contribuendo alla promozione in Bundesliga, e da quest’anno, finalmente lasciato in pace da muscoli e ossa, l’austriaco ha iniziato a imporsi come uno degli attaccanti più determinanti nel campionato tedesco. Con 13 gol e 4 assist, è indubbiamente il protagonista della grande annata dello Stoccarda, nono in classifica e in lotta per una postazione europea.

Lo scorso autunno sono infine arrivate le prime convocazioni in Nazionale: la panchina iniziale, i primi minuti e, ieri sera, le prime reti. L’Austria di Alaba, Sabitzer e Baumgartner è una squadra giovane e piena di talento a cui finora è mancato solo un grande bomber, e Kalajdzic potrebbe essere il gocatore giusto: questa estate ci saranno gli Europei, e nel frattempo c’è la lotta per tornare ai Mondiali (l’Austria manca dal 1998). Dopo il pareggio in Scozia, l’avversaria principale è ora la Danimarca.

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