Italia Spagna: 5-3 dcr | statistiche, migliore in campo e le parole di Mancini

Italia Spagna, classicisma del calcio internazionale, offre la finale di Euro 2020 alla squadra di Mancini grazie alla grande partita di resistenza psicologica degli azzurri contro una Spagna dominante.

Tornata a gestire il controllo palla ipnotico dopo alcune partite di appannamento, la nazionale di Luis Enrique domina il primo tempo e e inizia meglio la ripresa, almeno fino al gol di Chiesa che sblocca la gara e stappa gli azzurri. 

Italia Spagna é l’ennesima presa di coscienza da parte di un gruppo maturo, formato da Mancini per cambiare la mentalità dell’ultimo quinquennio fallimentare.

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Italia Spagna: statistiche e curiosità

Italia e Spagna si sono incontrate 9 volte tra Europei e Mondiali, con l’Italia che ha vinto in 4 occasioni e la Spagna in una (4N). Con la gara di stasera Italia Spagna  sarà la partita più giocata tra due Nazionali europee in grande torneo internazionale.

Prima di questa partita, l’Italia ha vinto tutte e cinque le gare di Euro 2020, unica squadra a detenere questo record tra le quattro semifinaliste. L’unica volta che riuscirono ad arrivare alla finale con un numero maggiore di vittorie risale al mondiale casalingo del 1990, quando le vittorie furono 6.

Con la partita di stasera, Giorgio Chiellini diventerà il primo calciatore a giocare cinque match contro una singola avversaria (Spagna) nella storia degli Europei.

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Leonardo Bonucci eguaglia Gianluigi Buffon al 1° posto tra i giocatori dell’Italia  con più presenze agli Europei (entrambi 17).

Grande sofferenza per gli azzurri nel primo tempo di Italia Spagna: i ragazzi di Mancini non sono riusciti ad effettuare alcun tiro in porta in un primo tempo nella fase a eliminazione diretta tra Europei e Mondiali per la prima volta dalla finale di Euro 2000 contro la Francia.

Il gol di Chiesa è la rete numero 12 a Euro 2020, considerando anche i Mondiali non ha mai fatto meglio in una singola edizione (12 reti anche nel 2006, 1982 e 1934).

Grazie al gol di Federico Chiesa, l’Italia è diventata solo la seconda squadra nella storia degli Europei ad avere ben cinque giocatori diversi (Chiesa, Pessina, Insigne, Immobile e Locatelli) con 2+ gol in una singola edizione, dopo la Francia nel 2000.

Nel corso del primo tempo, Pedri ha effettuato 31 passaggi corretti, molti di più di qualsiasi altro giocatore italiano nel corso della prima frazione di Italia Spagna.

In Italia Spagna, gli azzurri disputeranno i tempi supplementari tra Europei e Mondiali per la ventesima volta, almeno quattro in più di qualsiasi altra nazionale europea. 

Italia Spagna: migliore in campo 

Al netto del risultato finale, il migliore in campo per la nazionale azzurra è risultato, per la seconda volta nel torneo, Federico Chiesa. Il gol, costruito ad arte con il destro, ha coronato l’ennesima prestazione decisiva dell’esterno bianconero, ormai assurto a vera e propria realtà internazionale su quella fascia.  

Uscito ad inizio secondo tempo supplementare a causa di crampi, Federico Chiesa ha segnato il gol numero 12 dell’Italia all’Europeo, numero più alto in una competizione internazionale per gli azzurri, al pari del mondiale 2006 in Germania. 

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Dall’altra parte, migliore in campo per la Spagna Pedri Gonzales, talento classe 2002 che ha dominato il centrocampo azzurro con una naturalezza mai vista in questo Europeo.

Il calciatore del Barcellona ha confermato l’ottimo europeo giocato da titolare sotto la guida di Luis Enrique, dimostrandosi all’altezza di tenere in panchina un campione assoluto come Thiago Alcantara.

Inoltre, al termine dei novanta minuti, Pedri è stato l’unico calciatore in campo a riuscire a portare a termine il 100% dei passaggi tentati. 

 

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Italia Spagna: le parole di Mancini

Il tecnico Roberto Mancini ha così voluto commentare la partita appena terminata:

“Sono purtroppo i rigori, abbiamo fatto una buona gara ma non come al solito. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, e ci hanno messo un po’ in difficoltà all’inizio. Sapevamo dall’inizio che ci sarebbe stato da soffire.”

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“Le squadre di calcio attaccano e difendono, non è che possiamo sempre e solo attaccare. É stata una partita molto aperta, i meriti sono dei ragazzi: non è ancora finita. Ora dobbiamo recuperare le forze e giocarci la finale.”

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Simone Mannarino
Simone Mannarino
Classe '94 e laureato in Storia all'Università Statale di Milano, ama il calcio in ogni sua forma ed espressione. Alla costante ricerca di storie da raccontare che permettano di andare oltre ciò che vediamo tutte le domeniche.

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