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L’infortunio di Chiesa potrebbe avere ripercussioni non solo tecniche, ma anche di mercato: la Juventus, infatti, non lo ha ancora riscattato dalla Fiorentina.

Ci potrebbe essere un’altra conseguenza spiacevole, per l’infortunio di Federico Chiesa: non solo la stagione finita e l’assenza negli spareggi per i Mondiali, l’attaccante della Juventus potrebbe anche non raggiungere le clausole previste per fare scattare l’obbligo di riscatto del giocatore.

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Benché ormai sia a Torino da due stagioni, Chiesa è ancora formalmente tesserato per la Fiorentina, e risulta solo in prestito ai bianconeri. Un dettaglio necessario a fini di bilancio, a cui finora non è stato dato grande peso, ma che ora rischia di creare qualche problema nell’operazione per il riscatto del giocatore, da ufficializzare la prossima estate.

Le condizioni dell’obbligo di riscatto

L’accordo tra Fiorentina e Juventus per l’ala destra azzurra è stato siglato a inizio ottobre 2020, e prevedeva un prestito biennale a 10 milioni di euro (3 la prima stagione e 7 la seconda). Data l’intenzione dei bianconeri di assicurarsi il giocatore a titolo definitivo, è stato fissato un obbligo di riscatto al termine dei due anni, del valore di 40 milioni più 10 di bonus.

Questo obbligo di riscatto, però, è vincolato la raggiungimento di alcuni obiettivi sportivi nell’arco delle due stagioni in bianconero, che appunto scadranno nell’estate 2022 e che, a causa del lungo infortunio subito dal giocatore, o sono già stati raggiunti o non potranno esserlo.

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Le clausole in questione sono tre: la qualificazione in Champions League della Juventus, l’aver giocato almeno il 60% delle partite stagionali con il club, e l’aver segnato almeno 10 reti in questa stagione. Gli ultimi due punti sono sicuramente irraggiungibili (Chiesa ha disputato solo il 38% dei match, e segnato appena 4 gol), mentre il terzo è ancora fattibile, anche se la Juve si trova solo al quinto posto in Serie A.

Cosa succede con l’obbligo di riscatto di Chiesa

È logico chiedersi, a questo punto, cosa accadrebbe in caso di mancato approdo dei bianconeri in Champions. La buona notizia è che, a rimetterci, potrebbe anche non essere necessariamente la Juventus, ma la Fiorentina.

La Juventus vuole assolutamente proseguire il suo rapporto con il giocatore; Chiesa, dal canto suo, sembra intenzionato a restare a Torino. Per cui tutto lascia intendere che ci siano le basi per completare comunque il trasferimento, anche se con una ridefinizione dell’accordo.

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La questione è proprio come potrebbe essere ridefinito. L’attaccante si è affermato, nell’ultima stagione e mezza, come uno dei migliori giocatori in Europa, e ciò potrebbe spingere i viola a chiedere una cifra superiore ai 50 milioni che al momento dovrebbe loro la Juve. D’altrocanto, i bianconeri possono fare leva sulla volontà del ragazzo di restare a Torino e sulla lunga assenza per infortunio che ha appena intrapreso, provando a spuntare un prezzo addirittura inferiore.

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