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Caso Juve, perché la FIGC non ha riaperto anche il processo sul Napoli

NotizieCaso Juve, perché la FIGC non ha riaperto anche il processo sul Napoli

Il Napoli è l’unico club per cui la Procura federale non ha richiesto la riapertura del processo plusvalenze che coinvolge la Juventus. Spieghiamo perché.

La notizia del giorno è la richiesta, da parte della Procura federale della FIGC, di riaprire il processo sportivo contro la Juventus per il caso plusvalenze. Una decisione importante che, se accolta, potrebbe tornare a rappresentare un problema per il club bianconero: nel caso in cui dovesse arrivare una condanna, il rischio sarebbe potenzialmente anche quello di retrocessione.

Ma non c’è solo la Juve coinvolta in questa storia. Sono in tutto 10 i club che rischiano di dover tornare a processo davanti alla corte della FIGC: oltre ai bianconeri, si contano Sampdoria, Genoa, Pro Vercelli, Novara, Empoli, Pisa, Chievo, Parma e Pescara. Praticamente tutti quelli coinvolti inizialmente nell’indagine sportiva sulle plusvalenze, a parte uno: il Napoli.

Caso plusvalenze: perché il Napoli non tornerà a processo

Una decisione, questa della Procura federale, che sta facendo molto discutere i tifosi online, in particolare quelli di fede bianconera, che si domandano perché proprio il Napoli, loro storico rivale di questi anni, sia stato l’unico graziato. In realtà, esiste una spiegazione abbastanza semplice.

Innanzitutto, bisogna comprendere che la riapertura del processo è stata richiesta dopo che la Procura di Torino – che sta conducendo l’indagine della giustizia ordinaria, denominata Prisma, che in questi giorni ha portato a nuove rivelazioni – ha trasmesso a quella sportiva le sue ultime scoperte. Ciò ha convinto anche la Procura federale che fosse necessario riconsiderare la posizione sportiva della Juventus e di altre società già indagate in passato, fino all’archiviazione di aprile.

I dieci club coinvolti nell’indgaine sportiva sono tutti collegati tra loro da operazioni di calciomercato che hanno generato plusvalenze. Secondo l’accusa, i valori con cui sono stati scambiati i giocatori sarebbe stati decisi in maniera arbitraria e illegittima, andando a coprire ammanchi di bilancio, che potrebbero aver consentito ad alcuni società di garantirsi l’iscrizione al campionato anche in assenza dei requisiti finanziari richiesti.

Il Napoli, però, non rientra in questo sistema che, secondo la Juventus, ruoterebbe attorno alla Juventus. Anche la società partenopea è stata indagata per le plusvalenze, ma scollegata dai bianconeri. Quell’indagine della giustizia sportiva si è conclusa con un’archiviazione, proprio com’era avvenuto con la Juve e con gli altri 9 club. Ma il lavoro dei pm sul club torinese è andato avanti, come visto, nella giustizia ordinaria, facendo emergere nuovi elementi, che hanno portato alla richiesta di riaprire il processo sportivo. Al momento, non risultano invece indagini ordinarie aperte contro il Napoli, né sono stati scoperti elementi tali da riaprire anche il procedimento della Procura federale contro i campani.

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