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Australia, coming out nel calcio: è il primo professionista nella storia

Calcio EsteroAustralia, coming out nel calcio: è il primo professionista nella storia

Josh Cavallo è poco noto, ma ha fatto un annuncio storico, rivelando al mondo la sua omosessualità: è il primo professionista nella storia.

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Lui non è affatto un calciatore noto, ma ciò che ha fatto è destinato a passare alla storia: Josh Cavallo ha annunciato, tramite i suoi canali social, di essere omosessuale. Un coming out che arriva da un giocatore del campionato australiano, che diventa il primo professionista nella storia del calcio mondiale a fare questo passo.

“Crescere essendo gay e giocare a calcio erano due mondi che prima non si erano mai davvero incontrati. Ho vissuto la mia vita dando per scontato che di questo argomento non si sarebbe mai parlato” ha spiegato Cavallo.

Chi è Josh Cavallo, il primo calciatore gay in attività

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Nato nel 1999 a Bentleigh East, un sobborgo di Melbourne, Josh Cavallo ha iniziato a giocare a calcio ha iniziato a giocare a calcio nelle giovanili del Melbourne Victory, la principale squadra della sua città, e poi al Melbourne City, club di proprietà del City Football Group, l’azienda che controlla il Manchester City.

Di ruolo terzino sinistro, da ragazzo è anche arrivato a esordire da professionista con il City e scendere in campo con la maglia della Nazionale Under-20 dell’Australia, nel 2018. Ha anche vestito la maglia del Western United, tra il 2017 e il 2019, ma senza lasciare particolarmente il segno.

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In questi anni, anche grazie a una discreta tecnica, è stato spesso impiegato anche come centrocampista centrale, in particolare dopo il suo trasferimento, lo scorso febbraio, all’Adelaide United, con cui l’anno scorso è arrivato settimo in campionato giocando 18 partite e servendo 2 assist.

Uno storico coming out

Ma sicuramente Josh Cavallo passerà alla storia per il suo importantissimo coming out: è il primo calciatore professionista della storia a rivelare la propria omosessualità durante la carriera.

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In passato c’erano già stati altri casi: il più noto è l’ex-nazionale tedesco Thomas Hitzlsperger, che però fece coming out solo nel 2014, un anno dopo il ritiro. Nel 2019, già in Australia si era parlato dell’attaccante Andy Brennan, che in quel momento giocava però nel club non professionistico del Green Gully.

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Ecco allora che il gesto di Josh Cavallo è destinato a lasciare un segno importante nella lotta all’omofobia nel calcio. Il giocatore ha infatti subito ricevuto il pubblico supporto dagli altri club australiani e da varie personalità dello sport, e la sua storia sta facendo il giro del mondo. Anche club come Juventus, Barcellona e Arsenal hanno sostenuto la scelta del giocatore.

Gli altri giocatori ad aver fatto coming out

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Tutavia, è giusto sottolineare come fino adesso i pochissimi casi di calciatore ed ex-calciatori che hanno parlato apertamente della propria omosessualità provengono da paesi come Australia o Stati Uniti (David Testo, Robbie Rogers), dove il calcio è uno sport di secondaria importanza.

In Europa, invece, continuano a esserci ancora molte resistenze e difficoltà. Sono noti, in Inghilterra, i casi di Justin Fashanu, discriminato per tutta la carriera in quanto gay anche se non dichiarato, e Greame Le Saux, eterosessuale ma divenuto lo stesso oggetto di insulti omofobi.

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Oggi, lentamente, si sta iniziando a sentire i calciatori parlare contro l’omofobia (come Antoine Grizemann e Manuel Neuer), ma in Italia il tema rimane ancora un tabù nel calcio maschile. Le uniche chiare prese di posizione contro le discriminazioni sono arrivate dallo svedese della Sampdoria Albin Ekdal e dal centravanti della Nazionale Ciro Immobile, che lo scorso giugno ha dichiarato di supportare il ddl Zan.

Occore aggiungere, infine, che secondo varie fonti Josh Cavallo non sarebbe il primo calciatore professionista a dichiararsi pubblicamente gay durante la carriera: nel 2018 lo fece già lo statunitense Collin Martin, centrocampista del Minnesota United. Il suo caso, però, non ebbe l’eco che sta avendo oggi quello del collega australiano.

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