sabato, Aprile 27, 2024

Eriksen pronto al rientro: lo aspetta la Premier League

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Christian Eriksen è pronto al rientro in campo. A distanza di sei mesi dal brutto incidente accaduto durante gli Europei, il centrocampista danese ha diverse proposte per riprendere da dove aveva lasciato. 

La Premier League per un ritorno a casa: le proposte che hanno riacceso la possibilità di vedere Eriksen tornare a calcare un campo da gioco arrivano proprio dal campionato in cui il danese ha collezionato più di 300 presenze con la maglia del Tottenham. 

Leggi anche: Eriksen rescinde con l’Inter: il futuro è ora incerto 

Eriksen ancora in Premier? 

Secondo quanto riportato dal The Athletic in queste ultime ore, il Brentford – oggi quattordicesimo in Premier League – avrebbe offerto un contratto di sei mesi ad Eriksen, permettendogli così di tornare a giocare in Premier League.  Il contratto avrebbe dunque una durata relativa al termine della stagione, offrendo poi la possibilità di rinnovare per un altro anno in base alle sue condizioni fisiche. 

Intanto, 173 giorni dopo l’incidente di giugno, Eriksen è tornato ad allenarsi sui campi dell’Odense, club danese che si è detto orgoglioso di vedere il centrocampista tornare a calciare sui propri campi, con obiettivo Qatar 2022.  “Voglio tornare a giocare a miei livelli, è un sogno che non voglio abbandonare”.

Il Tottenham e le dichiarazioni di Conte 

Dopo che le immagini dell’allenamento di Eriksen hanno fatto il giro del mondo, Antonio Conte – neo tecnico degli Spurs – aveva commentato dicendo che le porte per lui erano sempre aperte. Dichiarazioni che avevano quindi lanciato la suggestione di rivedere Christian Eriksen con la maglia del Tottenham, club del quale ha scritto la storia recente arrivando fino alla finale di Champions League del 2019 e al fianco di Antonio Conte, tecnico con cui ha vinto lo scudetto nerazzurro nel maggio 2021. 

La scelta di tornare in Premier League è comunque legata alla rescissione del contratto avvenuta con l’Inter all’inizio del nuovo anno. Il danese non avrebbe potuto ricevere l’idoneità sportiva per giocare in Italia a causa di regole non in linea con il defibrillatore sottocutaneo che gli è stato installato per monitorare l’attività cardiaca, per questo la scelta dell’estero è praticamente obbligata. Ora non resta che attendere le prossime mosse del Brentford e l’eventuale discesa in campo del Tottenham, che resta alla finestra per riportare a casa il talento danese. 

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