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Coppa d’Africa 2022: 5 calciatori da tenere d’occhio

Calcio EsteroCoppa d'Africa 2022: 5 calciatori da tenere d'occhio

Siamo ormai alla vigilia della Coppa d’Africa in Camerun: un mese di partite, con molte squadre italiane decimate dalle convocazioni e tante storie che emergeranno. Abbiamo scelto quelle di 5 calciatori da tenere d’occhio durante la manifestazione.

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Mohamed Salah (Egitto)

Facile, no? Chi è il giocatore africano più forte in circolazione? Lui, stella assoluta del Liverpool, calciatore unico nel suo genere. In carriera Salah ha già vinto tutto, ma gli manca l’acuto con la sua Nazionale, che quando ha vinto la Coppa d’Africa per l’ultima volta, nel 2010, non aveva Momo tra i convocati.

E va bene avere di fatto trascinato da solo l’Egitto al Mondiale, però c’è un solo modo per completare il mito, quasi come Messi per l’Argentina: il titolo continentale con il proprio Paese. Salah ci proverà, è un giocatore illegale se in giornata, però i Faraoni dopo aver perso malamente la finale del 2017 hanno poi fatto flop nella successiva edizione in casa.

Tanto per cambiare l’Egitto è tra i favoriti alla vittoria finale e la pressione su Momo sarà comunque altissima.

Sebastien Haller (Costa d’Avorio)

Che dire? Forse è l’attaccante più in palla d’Europa, escludendo i soliti marziani. Ma no, mettiamoceli dentro pure loro. In fondo Haller è un giocatore che in questi ultimi 4 mesi ha strabiliato le platee, portando l’Ajax a suon di gol e di record agli ottavi di Champions League.

Fin qui il tassametro dice 22 reti in 24 presenze tutto compreso, di cui 10 in Europa, in quella Champions dove, appunto, è il capocannoniere provvisorio grazie anche al poker rifilato allo Sporting Lisbona. Ha anche guadagnato punti agli occhi dei tifosi neutrali la sua presa di posizione ferma sulla partecipazione o meno dei giocatori di club alla Coppa d’Africa.

Lui ha detto che ci sarebbe andato, parlando di poco rispetto verso la manifestazione, e così è stato, adesso gli Elefanti della Costa d’Avorio si affidano a Haller.

Pierre-Emerick Aubameyang (Gabon)

Di fatto esautorato da tutto all’Arsenal, posto da titolare e fascia da capitano compresi, l’attaccante ex meteora del Milan in questa Coppa d’Africa ha solo da guadagnare. Nel senso, non sta giocando da settimane e può concentrarsi solo sulla sua Nazionale, di cui è già ora il più grande di tutti i tempi.

Con la testa solo alle Comoros, al Ghana e al Marocco, avversarie del Gabon nel girone C di Coppa d’Africa, Aubameyang potrà in caso di grande exploit passare all’incasso durante la sessione invernale di calciomercato. Non sono poche le squadre in Europa interessate a lui, del resto. In alternativa rimanere all’Arsenal fino all’estate prossima, almeno. In attesa di trovare una collocazione con calma, visto che il suo contratto scade nel 2023.

Musa Barrow (Gambia)

Squadra debuttante in Coppa d’Africa, piena di giocatori giovani e sorprendentemente la più “italiana” di tutte, il Gambia, con 6 calciatori che militano nelle nostre squadre tra A e C. Barrow è chiaramente la stella, è l’attaccante titolare del Bologna, con tutto il rispetto per altri compagni che hanno più presenze di lui in Nazionale.

Non segna tantissimo, ma è uno di quelli che può accendersi dal nulla, in giornata. Lo conosciamo tutti, anche fantacalcisticamente il 7.5 con doppietta è sempre possibile. Così come il 5, del resto. L’entusiasmo della squadra al debutto può fare la differenza, comunque.

Umar Sadiq (Nigeria)

Le squadre italiane giustamente si lamentano perché la Coppa d’Africa le priva di alcuni giocatori-chiave, ma in fondo hanno delle rose abbastanza grandi, contagi Covid-19 a parte, per sfangarla. Altrove, però, ci sono dei club che quasi “gufano” l’eliminazione di una Nazionale per riavere al più presto un giocatore altrimenti insostituibile.

Quello di Umar Sadiq è uno dei più scottanti, perché l’Almeria sta dominando la Serie B spagnola grazie soprattutto al contributo del suo centravanti, ex-Roma, Bologna, Torino e Perugia. Il nigeriano ha segnato 8 gol e fornito 7 assist, mettendo il muso in 15 delle 37 reti realizzate fin qua dagli andalusi.

L’anno scorso i gol erano stati 20, per dire, più 7 assist. Insomma, un impatto clamoroso per un giocatore che in Italia non sembrava neanche lontanamente poter fare la differenza.

Perderlo per un mese, quindi per 4 partite di Segunda Divisiòn, sarebbe comunque una mazzata mica da ridere, visto l’equilibrio della B iberica.

La prima gara senza Sadiq, intanto, l’Almeria l’ha persa in casa contro il non irresistibile Cartagena. Ne mancano ancora tre, se la Nigeria dovesse arrivare fino in fondo.

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