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Anche in Scozia si studia l’ipotesi delle squadre B

Calcio EsteroAnche in Scozia si studia l'ipotesi delle squadre B

Le squadre B in Scozia sono state un argomento abbastanza dibattuto di recente: Celtic e Rangers potrebbero fare da apripista

La Scottish Lowland Football League ha formalmente invitato Celtic e Rangers a formare, in vista della prossima stagione, due squadre B da inserire nella piramide professionista scozzese. A rivelarlo è il sito ufficiale della stessa SLL, che ha spiegato i motivi di tale decisione: alla base, infatti, ci sarebbe un percorso di sviluppo che la federazione ha deciso di intraprendere coinvolgendo le due potenze.

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Celtic e Rangers potranno così formare entrambe una seconda squadra che, successivamente, verrà inserita in un campionato ancora da decidere con il fine di mettere alla prova nel professionismo l’enorme mole di giovani talenti che, ogni anno, le società rastrellano in giro per il Paese. L’iniziativa sarà sperimentale: infatti, al momento, le due squadre B in Scozia saranno esclusivamente utilizzate per la stagione 2021/22. Poi, eventualmente, si valuterà il da farsi.

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Celtic FC
Fonte Immagine: @CelticFC (Twitter)

Squadre B in Scozia: cosa prevede l’accordo

Tutto infatti dipenderà dalla bontà o meno del progetto, che dovrebbe per lo meno dare i primi risultati già fra dodici mesi. La SLL ha confermato che i contatti con le due società sono già stati avviati con successo e, nelle prossime settimane, ci saranno senz’altro sviluppi in tal senso.

“Con Celtic e Rangers – ha spiegato il presidente di Lega, George Fraser – abbiamo un punto di vista condiviso su come far crescere il calcio scozzese“.

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Il numero uno del calcio scozzese ha anche fatto intendere che siano stati prima i club a mandare un messaggio subliminale: abbiamo tanti giovani da mettere alla prova, è più o meno la sintesi, quindi veniteci incontro e dateci un contesto in cui farlo. Fraser, membro del movimento di sviluppo Scottish Football Innovation, ha spiegato che questo sarà un passaggio obbligato che aiuterà il calcio locale a non disperdere il talento.

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“Negli ultimi anni la Lowland League si è dimostrata un campionato professionistico ben gestito. La cosa importante per noi è principalmente quella di generare nuovi ricavi per potenziare strutture e attirare nuovi capitali. Per questo motivo – chiude Fraser – vogliamo sfruttare la mediaticità di Celtic e Rangers, che saranno fondamentali in quella che diventerà una vera e propria piramide”. Nel caso in cui le cose andassero bene, infatti, non è escluso che più avanti vengano coinvolti altri club di prima fascia.

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