Lo Spezia di Thiago Motta convince meno di quello di Italiano dell’anno scorso, eppure i punti in classifica sono praticamente gli stessi, con una rosa inferiore.
Solo due giorni fa, i siti sportivi annunciavano un destino ormai segnato per Thiago Motta, con l’esonero ormai imminente e Giampaolo pronto a prendere il suo posto. Poi è arrivata la clamorosa vittoria di Napoli, e le acque si sono un pochino calmate, ma la posizione del tecnico italo-brasiliano resta in bilico.
Leggi anche | Il riscatto di Kovalenko allo Spezia
L’ex-Genoa è stato il primo allenatore ingaggiato dalla nuova proprietà dello Spezia, ma in questa prima parte della stagione non ha affatto convinto. L’eredità di Vincenzo Italiano, che oggi sta facendo faville a Firenze, è senza dubbio pesante, e il livello della rosa ligure non è certo di primascelta. Eppure i numeri non condannano affatto l’allenatore.
La posizione in classifica, un anno dopo
Un anno fa circa, alla 19a giornata del campionato 2020/2021 (che era però a fine gennaio). lo Spezia di Italiano si trovava in quindicesima posizione in classifica, contro la diciassettesima di Thiago Motta. Ma la differenza dei punti vede la squadra della scorsa stagione avanti solo di due lunghezze (18 contro 16), e anzi quest’anno lo Spezia è paradossalmente più sicuro della sua permanenza in Serie A, avendo 5 punti sulla zona retrocessione invece di 4.
L’unica cosa che si dovrebbe davvero contestare a Thiago Motta, semmai, è la proposta di gioco, meno spettacolare ed efficace rispetto a un anno fa. La vittoria di mercoledì in casa del Napoli ha fatto scalpore anche perché lo Spezia ha concluso senza fare un solo tiro in porta, confermando le difficoltà offensive di una squadra che segna molto meno rispetto all’epoca di Italiano (19 reti, contro le 26 di un anno fa).
Iscriviti al nostro canale YOUTUBE
Anche i dati sugli expected goals indicano questa debolezza in attacco: con Italiano, lo Spezia aveva una media di 1,15 xG a partita nei primi 19 turni di campionato, mentre adesso sotto la gestione dell’italo-brasiliano questo valore è sceso a 0,98. Cioè, i liguri attualmente producono poco meno di un gol a partita. Ma anche in questo caso non si può condannare l’allenatore.
Thiago Motta e i problemi dello Spezia
Confrontando la rosa attuale con quella a disposizione di Italiano un anno fa, il club bianconero ha perso diversi elementi importanti: Claudio Terzi, Ardian Ismajli, Julian Chabot, Riccardo Marchizza, Tommaso Poberga, Roberto Piccoli, Andrey Galabinov e Diego Farias. Cinque di loro hanno totalizzato almeno 20 presenze nello scorso campionato, e complessivamente avevano garantito alla squadra 21 gol, di cui 13 nel girone d’andata.
I rinforzi sono stati pochi, e prevalentemente giocatori molto giovani, come Eddie Salcedo, Ebrima Colley e Janis Antiste, che è stato il principale acquisto dell’estate (4,5 milioni di euro) e proviene dalla Ligue 2, dove l’anno scorso al Tolosa ha messo a segno 7 reti in campionato.
Leggi anche | Linea verde allo Spezia: l’undici contro la Salernitana batte un record
“Siamo in linea con quanto si era detto con il club – ha precisato Thiago Motta dopo la vittoria sul Napoli – siamo fuori dalla zona retrocessione e stiamo esprimendo un calcio in base alla squadra che abbiamo“. Il livello della rosa è quello che è, infatti, e purtroppo a gennaio e per le prossime quattro sessioni di mercato (e cioè fino al gennio 2024) lo Spezia non potrà fare mercato a causa di una sentenza della FIFA relativa alla precedente gestione del club.
È per questo che, la scorsa estate, si è deciso di puntare su giocatori molto giovani e un tecnico ancora tutto da scoprire: il progetto dello Spezia deve forzatamente focalizzarsi sul futuro e sulla gestione delle attuali risorse. Thiago Motta è stato fin qui costretto a fare di necessità virtù, ad esempio spostando una punta esterna come Gyasi a giocare esterno a tutta fascia nel 3-5-2. E per tutti questi motivi, i risultati ottenuti fin qui sono stati più che soddisfacenti.
Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI