Semplici allo Spezia: il tecnico ex SPAL sostituirà l’esonerato Luca Gotti sulla panchina del club ligure, inseguendo la salvezza in Serie A.
Leonardo Semplici siederà sulla panchina dello Spezia. Dopo l’anticipazione data dal Il Secolo XIX martedì mattina, oggi l’ingaggio del tecnico toscano è stato ufficializzato. Contratto di cinque mesi, ovvero fino al termine della stagione, con rinnovo di due anni in caso di salvezza. Andrea Consumi sarà il suo vice, Yuri Fabbrizzi il preparatore atletico, e Rossano Casoni e Alessio Rubicini i collaboratori tecnici.
Il nuovo tecnico sarà così pronto per preparare la squadra alla prossima di campionato, che vedrà i bianconeri scendere in campo domenica a Udine. Dopo l’esonero di Luca Gotti, una settimana fa, lo Spezia rimane in 17a posizione in classifica, con solo 2 punti di vantaggio sul Verona terzultimo. Semplici avrà il non semplice compito di salvare la squadra, che a gennaio ha perso una delle sue stelle, il leader difensivo Kiwior.
Semplici: la carriera fin qui
Nato a Firenze nel 1967, Leonardo Semplici è noto soprattutto per essere stato l’allenatore protagonista della clamorosa risalita della SPAL. Assunto l’incarico al club estense nel dicembre 2014 in Lega Pro, è riuscito a portarlo in Serie B nel 2016 e poi, un anno dopo, in Serie A, ottenendo due salvezze consecutive, prima di essere esonerato nel febbraio 2020.
La sua carriera da allenatore (dopo una onesta da difensore nelle serie minori in Toscana), è iniziata nel 2004 a San Gimignano in Eccellenza, dove ottenne la prima promozione. Passato poi in D a guidare il Figline, ottenne ancora due promozioni, fino alla Lega Pro Prima Divisione, per poi allenare con minor successo Arezzo e Pisa. Tra il 2011 e il 2014 guidò la Primavera della Fiorentina, ottenendo ottimi risultati, lanciando giocatori come Federico Bernardeschi, Khouma Babacar, Gianluca Mancini, Lorenzo Venuti e Filippo Bandinelli.
Dopo l’esperienza alla SPAL, Semplici ha però avuto più difficoltà a trovare un posto stabile su una panchina. Nel febbraio 2021 si è seduto su quella del Cagliari, riuscendo a evitare la retrocessione dei sardi, ma è poi stato esonerato all’inizio della stagione successiva. Nelle scorse settimane era stato accostato alla Salernitana, al momento del primo burrascoso esonero di Davide Nicola, ma alla fine l’allenatore dei campani venne riconfermato, allontanando Semplici dal club granata.
Semplici allo Spezia: come gioca
I suoi anni alla guida della SPAL lo hanno messo in mostra come un allenatore che predilige il 3-5-2, con tutte le sue possibili varianti (3-5-1-1 e 3-4-1-2, ad esempio), anche se in passato aveva usato anche moduli con la difesa a quattro (come 4-3-3 e 4-3-1-2).
In questo senso, Semplici non dovrebbe discostarsi troppo dal modulo usato già in precedenza da Gotti. Anche a livello di concetti di gioco non ci dovrebbe essere in realtà un grande cambiamento: l’ex tecnico della SPAL pratica un calcio molto concreto, con una linea difensiva bassa, poco pressing in avanti, e con la ricerca della verticalizzazione in fase di possesso. Il cambiamento, quindi, rispetto al precedente allenatore dovrà materializzarsi soprattutto in termini di motivazione e psicologia.
Dovendo ipotizzare la formazione tipo dello Spezia di Semplici, questa avrà chiaramente Dragowski tra i pali e Nikolaou perno della difesa. Accanto al greco, l’allenatore toscano dovrà scegliere chi utilizzare, ma per talento Ampadu parte chiaramente favorito (a meno che il tecnico non decida di provarlo come mediano). A centrocampo, in attesa del rientro di Bastoni, ci dovrebbero essere Esposito, Kovalenko e Bourabia centrali, con Reca a sinistra e forse Gyasi a destra, nella posizione di esterno di centrocampo a cinque che già aveva avuto nella scorsa stagione con Thiago Motta.
Per quanto riguarda l’attacco, Nzola è destinato a confermarsi come intoccabile nel ruolo di prima punta. Questo sia per la sua ottima stagione (11 gol e 2 assist in 21 partite), sia per il fatto che il gioco di Semplici ha sempre usato un attaccante centrale di peso come riferimento offensivo. L’allenatore toscano dovrà poi decide se affiancargli un’altra punta forte fisicamente per agire da sponda (Shomurodov o Krollis) o se optare per Verde in posizione da trequartista.