Un Mondiale in Italia e Arabia Saudita? È una delle possibili idee che la FIFA dovrà valutare in vista dell’edizione del 2030. Ed è meno assurda di quanto non si direbbe
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I Mondiali di calcio potrebbero finalmente fare ritorno in Italia: dopo l’edizione del 1990, la Coppa del Mondo è sempre rimasta lontano dal nostro Paese, ma ora si starebbe pensando a una candidatura per l’edizione del 2030. Con una grossa particolarità: l’Italia co-ospiterebbe il torneo assieme a un’altra nazione, che dovrebbe essere l’Arabia Saudita.
Una notizia abbastanza sorprendente, viste le differenze culturali tra i due paesi, ma ancor di più per l’enorme distanza geografica (oltre 3.600 km separano Roma da Ryad). Eppure, Italia e Arabia Saudita sono economicamente e politicamente molto più vicine di quanto sembra.
Il Mondiale in Italia e Arabia Saudita
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L’indiscrezione arriva da The Athletic, una delle più note testate sportive al mondo: la società di consulenza statunitense Boston Consultancy Group avrebbe ricevuto mandato dal governo saudita di lavorare a una possibile proposta per organizzare il Mondiale del 2030 assieme ad altri paesi.
Exclusive: Saudi Arabia are considering a joint bid with Italy for the 2030 World Cup.
It's not quite as crazy as it seems.
Here's the story behind it and what it means for Spain, Portugal, England and China possible bids…
— The Athletic UK (@TheAthleticUK) July 16, 2021
Per una questione di costi, ormai divenuti sempre più alti e difficilmente sostenibili da un unico soggetto, i tornei organizzati in più nazioni stanno prendendo piede (quelli del 2026, per esempio, saranno divisi tra Canada, Stati Uniti e Messico). Una prima ipotesi sarebbe quella di accordarsi con Egitto e Marocco, che però hanno grossi problemi infrastrutturali da risolvere, e per questo l’Arabia Saudita starebbe pensando a una partnership con un Paese europeo, ovvero l’Italia.
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L’idea è stata confermata a The Athletic da diverse fonti, e d’altronde lo stesso presidente della FIGC Gabriele Gravina ha dichiarato l’interesse della Federcalcio per riportare il torneo nella Penisola in occasione del centenario della Coppa del Mondo. Dal canto suo, l’Arabia Saudita vuole rispondere al Qatar, suo rivale geopolitico, che organizzerà il Mondiale del 2022.
La diplomazia del pallone tra Roma e Ryad
A chiunque segua il calcio non sarà sfuggito che l’Arabia Saudita e l’Italia non sono poi così distanti. Oltre a diversi accordi commerciali tra i due stati, la diplomazia tra Roma e Ryad sfrutta anche il rettangolo verde: le edizioni 2018 e 2019 della Supercoppa italiana si sono tenute entrambe nella nazione araba, e probabilmente lo sarà anche la prossima.
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Inoltre, l’Arabia Saudita è al lavoro per il lancio di una propria emittente tv per trasmettere il calcio nel mondo arabo, andando a fare concorrenza al network qatariota BeIN Sports, e la Serie A dovrebbe essere una sua grande esclusiva. Il flop dell’asta per i diritti tv del campionato italiano in Medio Oriente è dovuto proprio ai rapporti tra Italia e Arabia Saudita, che avrebbero indispettito il Qatar.
Negli ultimi mesi, si è spesso vociferato di interessi sauditi a investire nel calcio italiano, specialmente dopo il fallimento del tentativo di acquisire il Newcastle nel 2020. Proprio i campioni d’Italia dell’Inter erano stati nel mirino del fondo sovrano saudita PIF, ma al momento la trattativa sembra essere stata congelata.
Quante possibilità ci sono di un Mondiale in Italia e Arabia Saudita?
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In realtà, le cose non sembrano così facili. Il Mondiale tra Roma e Ryad presenterebbe un grosso precedente storico, visto che sarebbe il primo torneo organizzato tra due paesi molto distanti e, soprattutto, appartenenti a due confederazioni continentali diverse.
Lo stesso The Athletic precisa che ci sono altre opzioni sul tavolo della FIFA, tra cui la più appetibile sembrerebbe essere quella di Regno Unito e Irlanda. Ma i problemi di gestione degli ingressi a Wembley in occasione della finale di EURO 2020 non depongono a favore dei britannici.
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Anche Spagna e Portogallo sono in lista, ma i due paesi iberici stanno valutando anche la possibilità di investire sugli Europei del 2028 (i prossimi si terranno invece in Germania). Così, le alternative all’accoppiata Italia-Arabia Saudita sarebbero un torneo sudamericano (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) e uno dell’Europa sud-orientale (Grecia, Serbia, Bulgaria e Romania).
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