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Manchester United, la statistica incredibile senza più Ronaldo

Calcio EsteroManchester United, la statistica incredibile senza più Ronaldo

Manchester United la statistica incredibile senza più Ronaldo in rosa, ufficialmente da metà novembre ma non che in precedenza stesse giocando molto.

Dopo una lunga rincorsa i Red Devils sono tornati in zona-Champions e hanno una partita in meno rispetto al Newcastle terzo, che potrebbero superare.

Manchester United Ronaldo la risalita

CR7 ormai è un giocatore dell’Al-Nassr, sta invecchiando probabilmente male ma avrà il portafoglio strapieno ancora per due stagioni.

L’ultima partita disputata con la maglia dei Red Devils è datata 6 novembre, quando lo United perse 3-1 in casa dell’Aston Villa. Una gara da capitano, ma con ammonizione inclusa, un ammainabandiera piuttosto triste.

Una settimana dopo contro il Fulham non scese in campo, l’allenatore Ten Hag gli preferì come subentrante il giovanissimo argentino Garnacho e Ronaldo non la prese bene. Di fatto fu l’ultima goccia prima della decisione di rompere con l’ambiente.

Contratto stracciato, mondiale da “disoccupato” e mai realmente decisivo. Bilancio di questa prima metà di stagione decisamente fallimentare: un gol in 10 presenze in Premier, due in 6 gettoni in Europa League (entrambi contro lo Sheriff Tiraspolo, non proprio una corazzata).

Senza di lui tuttavia il Manchester United ha spiccato il volo: 2-1 in casa del Fulham prima della sosta mondiale, 3-0 al Nottingham Forest e 1-0 al Wolverhampton in campionato. Più il 2-0 al Burnley in Coppa di Lega. Quattro partite, quattro vittorie e nessun gol subito. Sarà un caso?

Manchester United nuovo assetto

Ronaldo ha lasciato Manchester con la squadra al quinto posto, mentre adesso potrebbe addirittura issarsi al terzo, con ampio margine sulle concorrenti per zona-Champions come il Tottenham di Antonio Conte.

Chi ha beneficiato in campo dell’addio di CR7 è stato senza dubbio Marcus Rashford, giocatore forse a cui manca una certa cattiveria per emergere definitivamente tra i grandi, ma che dalla fine del mondiale ha segnato 3 gol in 3 partite. Più un quarto contro il Wolverhampton annullato dal Var.

In precedenza l’attaccante della nazionale inglese faceva dentro e fuori dalla panchina, visto l’ingombrante concorrente. Ora spazio libero per lui, in un attacco dove davanti a Eriksen, vero faro del centrocampo, è esploso Martial, eterno oggetto misterioso, coadiuvato da Bruno Fernandes e Antony, gioventù e freschezza.

Una sorta di riproposizione del resto dell’Ajax di Ten Hag, fatto di gente under 25 o poco più, dove tutti corrono e danno il loro contributo. Se ne sono accorti in tanti di questo cambiamento del Manchester United, che a prescindere dalla fine del rapporto con CR7 aveva già battuto il Tottenham e pareggiato col Chelsea, quando aveva lasciato il portoghese in panchina o in tribuna.

Adesso invece Ronaldo è un lontano ricordo, che avrebbe potuto diventare un problema ancora più difficile da gestire. Ha vinto Ten Hag, per adesso, e non è poco contando l’inizio-choc della stagione, quando erano arrivate due sconfitte consecutive (tremende), naturalmente con CR7 titolare.

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