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Le parole di Ronaldo sul fine carriera sono invecchiate male

CuriositàLe parole di Ronaldo sul fine carriera sono invecchiate male

Cristiano Ronaldo chiuderà la carriera in Arabia Saudita. Ma qualche anno fa diceva cose un po’ diverse sui colleghi che andavano nei paesi arabi.

Da ieri sera è ufficiale: Cristiano Ronaldo andrà a giocare in Arabia Saudita, all’Al Nassr, dove chiuderà la carriera nel 2024 per poi diventare per altri sei anni ambasciatore del calcio saudita. La notizia è nota da diverse settimane, dopo l’iniziale annuncio fatto da Marca, e non sorprende più di tanto: non pochi giocatori hanno chiuso le loro carriere in ricchi campionati marginali, dagli Stati Uniti al Giappone fino, più di recente, ai paesi del Golfo.

Però qualche anno fa l’asso portoghese non sembrava affatto destinato a concludere la propria storia da calciatore professionista in questo modo. Anzi, era lui stesso a dire che il suo finale di carriera sarebbe stato molto diverso. Parole che, a questo punto, possiamo dire che sono invecchiate piuttosto male.

Cosa diceva Ronaldo sul chiudere la carriera “con dignità”

Le dichiarazioni di Ronaldo, che stanno tornando a circolare sui social in queste ore, risalgono al 2015, quando CR7 partecipò come ospite al talk show di Jonathan Ross su ITV. Durante l’intervista, Ross domandò al campione portoghese, che all’epoca aveva 30 anni e giocava al Real Madrid, se a fine carriera sarebbe andato a giocare “in una squadra di Los Angeles [ovvio riferimento a Beckham, ndr] o da qualche altra parte”.

Ronaldo rispose di no. “Nella mia testa, io voglio finire ad alto livello. – spiegò – Voglio finire con dignità, quindi in un buon club. Non significa che andare negli Stati Uniti o in Qatar o a Dubai non sia una cosa buona, ma non mi ci vedo”. L’attaccante portoghese non criticò quindi davvero chi va a giocare in questi campionati di secondo piano, ma disse chiaramente che non era nei suoi piani fare la stessa cosa. Ovviamente, in sette anni molte cose sono cambiare, nella sua carriera.

Ad ogni modo, CR7 rincarò la dose un anno dopo, nel 2016. Intervistato a proposito delle dichiarazioni di Xavi, che lo aveva giudicato inferiore a Leo Messi, Cristiano Ronaldo replicò polemico: “Cosa mi importa di quel che ha detto Xavi? Xavi gioca in Qatar, non ha alcuna influenza… o forse ci giocava, non lo so…”. Insomma, anche in quel caso un giudizio forse ancora più sprezzante, per quanto influenzato dalle critiche ricevute, su chi aveva deciso di lasciare ormai anziano il calcio europeo per chiudere la carriera nel Golfo.

Potremmo comunque dire che in nessuna di queste dichiarazioni, però, Ronaldo ha mai preso una posizione apertamente critica verso l’Arabia Saudita. Ha infatti citato gli Stati Uniti, il Qatar e Dubai, ma casualmente non il paese verso cui si trasferirà adesso. Quindi, almeno da questo punto di vista, ha evitato una contraddizione davvero grossa.

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