La prova di forza di Nagelsmann: fuori i veterani dalla Germania

Nagelsmann ha presentato la sua lista di convocati per la Germania agli Europei casalinghi della prossima estate, e non mancano le sorprese.

Niente Hummels, Goretzka, Gnabry, Sule e Werner: restano solamente Neuer, Gundogan, Kroos e Muller dei veterani della Germania, nelle convocazioni diramate ieri dal ct Julian Nagelsmann. Un’operazione coraggiosa, che ricorda quella perseguita da Luis Enrique durante la sua gestione della Spagna. Ma d’altronde la Germania ha necessità di cambiare e rinnovarsi: l’ultima volta tra le prime quattro di una grande competizione è stata la semifinale continentale del 2016; da allora i tedeschi sono usciti due volte al primo turno ai Mondiali e una volta agli ottavi agli Europei.

L’appuntamento della prossima estate è particolarmente importante, visto che la Mannschaft ospiterà gli Europei e, per blasone, è legittimamente considerata tra le favorite. Il girone con Scozia, Ungheria e Svizzera è decisamente abbordabile, ma quella che andrà in campo sarà decisamente una squadra con tanti nomi non certo di primissimo piano. Al fianco di campioni come Rudiger, Kimmich, Musiala, Wirtz e Sané, la Germania si presenta con numerose novità, che il grande pubblico dovrà scoprire nel corso della competizione.

Su tutti Pascal Gross, centrocampista del Brighton di De Zerbi che a 32 anni conta appena 5 presenze in nazionale. Poi c’è il gruppo dello Stoccarda, terzo a sorpresa in Bundesliga: Maximilian Mittelstadt, Waldemar Anton, Chris Fuhrich e Deniz Undav contano in quattro appena 7 apparizioni con la selezione maggiore, e non sono certo giovanissimi (hanno tra 26 e 27 anni). Sono inaspettate pure le chiamate dei due ventenni esordienti Aleksandar Pavlovic, divenuto titolare nel Bayern solo negli ultimi mesi, e Maximilian Beier, punta da 15 gol stagionali con l’Hoffenheim.

Il rinnovamento necessario di Nagelsmann

Un rinnovamento anticipato, voluto da un allenatore giovane che ha già scelto di restare alla guida della Germania anche dopo gli Europei, nonostante la possibilità di un ritorno al Bayern per la prossima stagione. C’è chi ha pensato che proprio quanto vissuto a Monaco di Baviera tra il 2021 e il 2023 possa aver influito sulla sua decisione di lasciare a casa alcuni elementi esperti, per puntare su una squadra con uno spogliatoio più gestibile. Con le eccezioni di Hummels e Werner, infatti, i grandi esclusi sono tutti giocatori che erano al Bayern sotto la sua gestione.

Nagelsmann non ha però agito per “vendetta” o antipatia. Tra gli oppositori nello spogliatoio bavarese individuati all’epoca dalla Bild, solo Gnabry non è stato convocato, mentre Neuer, Sané e Musiala ci saranno. È stato tagliato invece Goretzka, che la stampa tedesca aveva indicato tra i giocatori fedeli al tecnico in Baviera. Lo stesso Gnabry, inoltre, è assente principalmente per ragioni fisiche, visto l’infortunio che lo terrà fuori fino a metà luglio.

Il ct della Germania è stato più o meno costretto ad anticipare il ricambio generazionale, pensando a un progetto di più lungo termine. Anche perché sui problemi della Mannschaft di oggi pesa soprattutto la mancata consacrazione dei giovani emersi negli anni precedenti: tra il 2017 e il 2021, la Germania ha fatto tre finali degli Europei U21, vincendone due, eppure la maggior parte dei protagonisti di quei successi non è riuscita a sfondare ad alto livello (le uniche eccezioni sono Gnabry, Klostermann, Tah, Henrichs, Schlotterbeck e Wirtz).

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Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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