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Un talento predestinato: Julian Alvarez brilla nel River Plate

Calcio EsteroUn talento predestinato: Julian Alvarez brilla nel River Plate

Julian Alvarez ha deciso il Superclasico tra River Plate e Boca Juniors: chi è il talento classe 2000 che ha conquistato Gallardo

La vigilia della sosta per le nazionali è stata introdotta da una delle partite più calde del mondo. In Argentina, infatti, River Plate e Boca Juniors si sono affrontate in un match di Liga Profesional che metteva in palio punti molto importanti.

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Il match, come sempre, è stato abbastanza nervoso, a tal punto che dopo una manciata di minuti Marcos Rojo aveva già lasciato in inferiorità numerica gli Xeneizes. Da lì in poi è salito in cattedra Julian Alvarez: il centravanti dei Millonarios, con una doppietta, ha regalato il Superclasico alla squadra di Gallardo.

Julian Alvarez, un talento puro

La cosa che ha maggiormente impressionato, però, non è tanto la vena del giovane attaccante della Banda, quanto le modalità con le quali sono arrivate le due reti. La prima, infatti, è un’iniziativa personale terminata con una fucilata da oltre 25 metri di distanza.

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Il secondo gol, invece, è da rapace dell’area di rigore: Alvarez raccoglie un suggerimento proveniente dalla fascia e da pochi metri, puntando lo spazio in mezzo ai centrali avversari, batte l’incolpevole Rossi mettendo in evidenza tutto il meglio del proprio repertorio.

Julian Alvarez, tuttavia, non è un nome nuovo per chi mastica calcio sudamericano. Nella finale di Copa Libertadores del 2018 tra River e Boca, giocata a Madrid, Gallardo lo buttò per la prima volta nella mischia regalandogli i minuti finali di una partita leggendaria.

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Da lì in poi il ragazzo non è più uscito di squadra, cominciando a macinare presenze sia in campionato che nelle varie coppe. Per essere un classe 2000 ha già maturato una discreta esperienza: a oggi Alvarez ha messo insieme quasi cento presenze con la maglia della Banda e sfondato il muro delle venti reti con altrettanti assist.

Julian Alvarez, caratteristiche e ruolo

Il suo punto di forza è proprio questo. È un attaccante, certo, ma sa giocare in ogni ruolo della zona offensiva. I primi approcci con il mainstream Julian Alvarez li ha avuti nel 2019, tra Sudamericano e Mondiale under 20, quando per esigenze tattiche – leggasi, coesistenza con Gaich – il talento del River Plate venne spostato più decentrato verso destra.

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Gallardo ha sfruttato questa sua duttilità e ormai lo ha eletto come una delle risorse più importanti della squadra. Destro naturale, rapido, istintivo, sente la porta ma sa anche giocare e sacrificarsi per la propria squadra. Contro il Boca Juniors, da seconda punta, ha fatto impazzire la retroguardia avversaria a suon di corse e tagli tra le linee.

Il suo soprannome è Araña, il ragno, perché da bambino giocava con gli amici e il pallone dai piedi non glielo toglievi. Arrivato a Buenos Aires nel 2013, oggi ha un contratto in scadenza nel 2022 e una clausola rescissoria, pagabile a gennaio, da 25 milioni di euro.

“Vivo per giocare queste partite – ha detto dopo il Superclasico – è stato bello vincere davanti alla nostra gente. Il futuro? Vedremo, non ci ho ancora pensato”. Già, perché il mercato incombe e, a 21 anni, Julian Alvarez vuole guardarsi intorno per studiare il primo salto in alto in carriera. Ragionevolmente, visto quanto – a 21 anni – ha già dimostrato.

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