Riccardo Orsolini è in un momento di forma smagliante: scopriamo tutti i motivi di questo 2023 eccezionale dell’esterno di Thiago Motta.
Con 5 gol e 2 assist nelle 9 partite giocate fin qua nel 2023, Riccardo Orsolini è senza dubbio uno dei calciatori più in forma del campionato. Il tutto in una squadra come il Bologna, che ha messo oggettivamente il turbo. Gli emiliani hanno racimolato 16 punti nel nuovo anno su 27 disponibili, gli ultimi 6 con due vittorie consecutive inclusa quella di oggi contro un’Inter annichilita dai bolognesi.
Orsolini ha regalato l’ennesima perla in una partita dove in realtà sembrava un po’ apatico, abulico e lontano dalla forma migliore. Invece ecco servito il quinto gol dell’anno nuovo, il settimo complessivo in campionato, dove ha già fatto meglio dell’ultima stagione. Avvicinandosi così al suo top assoluto in Serie A, 8 gol, nelle stagioni tra il 2018 e il 2020. I motivi di questa crescita dell’esterno di Ascoli Piceno da dove arrivano? Quanto merito di Thiago Motta c’è?
Orsolini Bologna numeri
Non è probabilmente un caso se Orsolini ha iniziato a giocare a questo livello dopo l’infortunio di Arnautovic, giocatore che catalizzava l’attacco del Bologna all’inizio del campionato, praticamente da unico finalizzatore.
Anche se l’austriaco ex Inter non è un esterno come Orsolini, è indubbio che la sua presenza condizionasse parecchio la manovra. Arnautovic è una sorta di Ibrahimovic in piccolo, deputato ad attirare su di sé l’attenzione delle difese ma tappando un po’ la manovra. Poi ne è sempre uscito grazie a una tecnica sopraffina, ma è sempre stato un po’ condizionante.
Da quando poi Thiago Motta è passato in pianta stabile al 4-2-3-1, mandando in soffitta il 3-5-2 che spesso usava Mihajlovic, Orsolini è tornato utile per davvero e non solo come appoggio alla prima punta, per giunta non sempre titolare. Nello schema con tre trequartisti l’ascolano si trova benissimo, come è sempre successo del resto. Da lì può puntare l’uomo, col suo gioco a piede invertito, e associarsi maggiormente con una prima punta che è cambiata molto nelle ultime settimane in casa Bologna. Da Barrow a Ferguson fino a Zirkzee e Soriano, addirittura.
Più libero e più a suo agio che non a tutta fascia, come era stato schierato a volte in precedenza, o schiacciato sulla prima punta, Orsolini è letteralmente rinato. I numeri sono lì a dirlo, il suo rendimento dal gennaio di quest’anno è roba da “vip”. E di giocatori come lui in Serie A non ce ne sono tantissimi, un’ala che salta l’uomo e che trova la porta con così tanta continuità. Quindi bene per il Bologna che se lo gode e per Orsolini che a 26 anni è nel pieno della maturità, con prospettive di nazionale, perché no.