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Braian Romero, l’ultima scommessa vinta dal River Plate

Calcio EsteroBraian Romero, l'ultima scommessa vinta dal River Plate

Se il River Plate è l’unico club ancora dentro alla Libertadores il merito è di Braian Romero, centravanti appena arrivato e già decisivo

Il 7 luglio il River Plate annunciava, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, la separazione da Rafael Santos Borré: l’attaccante colombiano aveva deciso di non rinnovare con i Millonarios per tentare l’avventura in Europa, e così la società non ha potuto fare altro che prenderne atto.

Così la dirigenza ha chiesto consiglio a Gallardo sul da farsi. E il Muneco, come spesso accade, aveva la risposta pronta: non potendo andare su profili costosi o far rientrare dall’estero qualche big, ancora una volta si è scelto di valorizzare chi stava facendo bene all’interno dei confini argentini. Il nome è così arrivato in automatico: Braian Romero.

Braian Romero, la nuova punta del River Plate

In due settimane Braian Romero ha già fatto capire che, ancora una volta, le intuizioni di Gallardo erano decisamente azzeccate.

Il centravanti arrivato dal Defensa y Justicia ha esordito in Copa Libertadores con un assist, poi sfiorato il primo gol in maglia River in campionato e infine, nel ritorno di coppa, sentenziato l’Argentinos Juniors con una doppietta.

Il tutto in una mancata di giorni, quasi come a mandare un messaggio a tutti: dopo anni mi è stata data fiducia e non intendo sprecarla. Magari, perché no, diventando ciò che il Pipa Alario diventò per il primo River di Gallardo, capace di vincere prima la Sudamericana e poi la Libertadores stessa.

Un bomber sottovalutato

La carriera di Braian Romero è stata ben al di sotto delle sue possibilità. Ironia della sorte, a rilanciarlo nella notte di coppa è stato indirettamente il ‘suo’ Argentinos, club nel quale era esploso da giovane giocando un paio di stagioni straordinarie, soprattutto a livello realizzativo.

Nel 2016/17 chiuse con 15 gol e l’Independiente decise di puntarci su, acquistandolo in cambio di una ingente somma di denaro. Purtroppo le cose non andarono come previsto, anche a causa di una brutta artrite diagnosticatagli durante il suo periodo al Rojo.

La rinascita è avvenuta al Defensa y Justicia, dopo una parentesi tutt’altro che positiva in Brasile, dove Romero è nuovamente sbocciato grazie a Hernan Crespo, capace di metterlo al centro del suo Halcon e di aiutarlo a diventare il capocannoniere della Sudamericana vinta proprio dai gialloverdi.

Un adattamento rapido

Ho buone sensazioni – ha detto Braian Romero dopo la doppietta all’Argentinos – siamo un grande gruppo: quando mi hanno proposto di venire al River non ho esitato nemmeno un minuto ad accettare”.

Gallardo gli ha già dato un posto da titolare, come punta di riferimento davanti con Matias Suarez che gli gira attorno. Il centravanti argentino ha un fisico che gli permette di vincere molti duelli, accompagnato da un grande istinto per il gol e da un’innata capacità di giocare in profondità.

I numeri parlano per lui, ma Braian Romero è anche un leader nato: “Devo molto a Crespo – ha dichiarato in una recente intervista – mi ha insegnato a giocare da nove ma anche come si sta in campo, gestendo energie mentali e fisiche”. Gallardo lo ha capito prima di tutti. E ora se lo gode.

 

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