Antonio Conte alla Juventus: la verità sul cambio in panchina

Juventus al bivio: Allegri potrebbe lasciare a fine stagione e Antonio Conte tornare sulla panchina bianconera: cosa c’è di vero?

Non è bastato ottenere un pareggio in casa contro l’Inter, domenica sera, che mantiene la Juventus al secondo posto a -2 dalla vetta (e con possibilità di sorpasso alla prossima giornata: bianconeri a Monza e nerazzurri a Napoli). Dopo il Derby d’Italia, si è tornati a mettere in discussione la permanenza di Max Allegri sulla panchina della Vecchia Signora, nonostante i risultati positivi ottenuti fin qui (l’obiettivo dichiarato sarebbe il quarto posto) e a fronte dei problemi extra-campo (le squalifiche di Pogba per doping e di Fagioli per le scommesse). A sganciare la bomba è stato, già domenica sera, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, e che ai microfoni di Pressing si è detto certo che l’allenatore toscano lascerà la Juve alla fine di questa stagione. Una decisione sorprendente, dato che ad Allegri mancherebbe ancora un altro anno di contratto in bianconero.

Su questa eventualità, per il momento, ci sono ben poche conferme, se non appunto l’indiscrezione lanciata da Zazzaroni e poi ribadita dal suo giornale la mattina seguente. È ovvio che, se avverrà davvero questa clamorosa separazione, l’opzione più percorribile è quella che vede Allegri dimettersi: vista la delicata situazione finanziaria della Juve, esonerare un tecnico da 13 milioni di euro lordi a stagione per aggiungere a bilancio un secondo stipendio (logicamente non troppo inferiore, viste le ambizioni del club), non sembra una mossa molto sensata. Allo stesso tempo, le dimissioni di Allegri non avverrebbero certo come “gesto d’amicizia” nei confronti del club bianconero, ma solo di fronte a un’altra e ben più ricca offerta che il tecnico livornese non intende lasciarsi sfuggire. La pista principale, da questo punto di vista, conduce all’Arabia Saudita, riportando in auge dei contatti già avuti la scorsa estate ma respinti dall’allenatore. Cosa possa essere cambiato in questi pochi mesi per indurre Allegri a ripensare a questa possibilità non è al momento chiaro, ma secondo varie fonti sia l’Al Nassr che l’Al Ittihad valuterebbero volentieri l’ingaggio del toscano. Difficile pensare però a una reunione tra Allegri e Cristiano Ronaldo, dopo quell’unica non proprio eccezionale stagione alla Juventus nel 2018/2019, ma d’altro canto sembra improbabile che l’Al Ittihad possa risolvere in anticipo il contratto del neo-arrivato Marcelo Gallardo (almeno che questi non riceva un’altra vantaggiosa offerta dall’Europa).

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Conte bis: quanto è probabile il ritorno del tecnico alla Juve?

A spingere maggiormente Allegri lontano da Torino, allora, non sono tanto le possibili offerte nei suoi confronti, ma le voci sempre più insistenti sul possibile ritorno in bianconero del mai dimenticato Antonio Conte. Durante una lezione tenuta all’Università del Salento, l’ex allenatore dell’Inter ha commentato un suo possibile come back in bianconero dicendo che “I matrimoni si fanno in due e puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta”. Conte avrebbe anche incontrato di recente il responsabile dell’area sportiva juventina Francesco Calvo a Vinovo, circostanza che sembrerebbe propendere per un riavvicinamento tra le parti dopo la rottura del passato. Del possibile ritorno dell’allenatore salentino alla Juve si parla da anni, ma l’azzeramento della dirigenza bianconera, in particolare con l’addio di Andrea Agnelli, ha rimosso un importante ostacolo tra le parti.

Uno, ma non l’unico, perché l’aspetto cruciale di questa operazione di mercato resta quello economico. Conte si considera, non del tutto a torto, uno dei migliori allenatori al mondo, e di conseguenza vuole uno stipendio all’altezza del suo blasone: al Tottenham, il suo ultimo club, percepiva 17 milioni di euro a stagione, secondo il Guardian. In termini di ingaggio netto, significa circa 2,5 volte quello che la Juventus paga Allegri. Nessuna ipotesi Conte bis può dirsi sensata senza prendere in considerazione questo aspetto: l’allenatore pugliese è disposto ad accettare una corposa riduzione d’ingaggio per tornare a vestire il bianconero? O, in alternativa, la Juve è disposta a un cospicuo sacrificio economico per concludere questa operazione? Discorso non semplice perché un’altra delle caratteristiche del Conte che abbiamo conosciuto finora è quella di pretendere importanti investimenti sul calciomercato, che al momento il club torinese non sembra potergli garantire. Se questo accordo si farà, le due parti dovranno logicamente versi incontro, ma non è escluso che Conte possa accettare un progetto di crescita più graduale, ovvero l’opportunità di ricostruire quasi da zero la Juventus post-crisi, un po’ come fece nel 2011. D’altronde, se fino a qualche mese fa questa opzione pareva fantascienza, oggi ha già più credibilità: Massimo Brambati ha detto a TMW Radio che a giugno l’addio di Allegri non sarebbe impossibile, e che Conte sarebbe la prima scelta della Juve (e viceversa). Ilario Di Giovambattista di RadioRadio si è spinto ancora oltre, scrivendo che l’accordo sarebbe già stato raggiunto.

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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