Vanoli allenatore Venezia: come gioca, carriera, l’esperienza come collaboratore di Conte e il lancio di tre grandi giocatori dell’attuale Serie A
Paolo Vanoli è l’allenatore del Venezia da novembre 2022. Rientrato in Italia dopo l’esperienza allo Spartak Mosca (decise di andar via in seguito allo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina), la prima da primo allenatore in un club, questa sera potrebbe togliersi una grande soddisfazione: riportare il Venezia in Serie A. Ha chiuso il campionato di Serie B da terzo in classifica ma, oltre ai risultati, ha sorpreso tutti quest’anno per la qualità del gioco espressa dalla sua squadra. Tant’è che su di lui ci sono già tante squadre: fra tutte il Torino, pronto ad accoglierlo per aprire un nuovo ciclo dopo gli anni con Juric. Attenzione però anche all’Hellas Verona, che si è separato già ufficialmente da Baroni. Ma chi è Vanoli?
La carriera di Vanoli: Nazionale, Conte e la Russia
Vanoli da giocatore (difensore centrale) ha vestito le importanti maglie di Parma, Fiorentina, Bologna e, tra l’altro, Venezia. Vanta anche una presenza in Nazionale e due convocazioni. Subito dopo il ritiro, nel 2007, ha cominciato la carriera da allenatore, che si è sviluppata nei primi anni con la Federazione Italiana: U16, U17, U18 e U19 fino ad arrivare alla Nazionale maggiore da collaboratore tecnico di Giampiero Ventura. Durante questi anni con le giovanili ha avuto la possibilità di lavorare con tantissimi ragazzi e fra questi ci sono anche tre protagonisti (due dei quali sono dei veri e propri big) dell’attuale campionato italiano di Serie A: gli interisti Nicolò Barella e Federico Dimarco e il napoletano Alex Meret.
Dopo l’esperienza con la Nazionale maggiore, nel 2017 è diventato collaboratore tecnico di Antonio Conte: è stato con lui al Chelsea e poi all’Inter, ottenendo così i risultati più importanti della sua carriera ad oggi. Come detto poi si è trasferito allo Spartak Mosca per la prima volta da capo allenatore di un club ed è riuscito a vincere una coppa di Russia prima del conflitto con l’Ucraina e quindi l’inevitabile addio. Dal 7 novembre 2022 è alla guida del Venezia e nel giro di meno di due anni sta riuscendo nell’impresa di riportare i lagunari in Serie A. Dopodiché penserà al suo futuro: Torino e Verona le opzioni più calde, ma occhio alle sorprese.
Come gioca Vanoli
Durante la sua carriera da allenatore Vanoli ha cambiato spesso sistema di gioco. Difesa a quattro e difesa a tre, due attaccanti o soltanto uno. Anche con il Venezia ha cercato varie soluzioni, fino al definitivo 3-5-2 con il quale ha costruito la cavalcata di questa stagione. Il suo però è un calcio modernissimo, di grandissimo livello. Che va oltre il modulo e lo schieramento. Sono i principi di gioco che hanno permesso a Vanoli e al suo Venezia di fare questa incredibile e inattesa cavalcata. Il tecnico cerca il controllo della partita con possesso palla e intensità. Fondamentale per lui è il recupero palla palla veloce. Oltre alla qualità del gioco, ha una grande capacità di valorizzare il materiale tecnico che ha a disposizione. Non è un caso che l’attaccante Pohjanpalo sta facendo quest’anno una delle sue migliori stagioni in carriera. Sono queste le caratteristiche che hanno convinto diversi club di Serie A a puntare su di lui. Il Torino potrebbe essere la squadra giusta anche perché ha già giocatori che potrebbero sposarsi bene con la sua proposta di calcio.