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L’Atalanta da adesso ha una certezza: la necessità di pianificare il futuro senza Gian Piero Gasperini. Dopo anni intensi e ricchi di soddisfazioni, il tecnico piemontese saluterà Bergamo al termine della stagione. La società, guidata da Luca Percassi, lavora in queste ore per individuare il nome giusto a cui affidare una squadra reduce da anni di percorso straordinario con il Gasp alla guida.

Un po’ a sorpresa, sta guadagnando posizioni Stefano Pioli. Il tecnico emiliano piace per profilo ed esperienza, e il feeling con la dirigenza bergamasca è concreto. Resta però da sciogliere il nodo contrattuale con l’Al Nassr: l’ex allenatore del Milan è sotto contratto con il club saudita, dove percepisce un ingaggio importante con vantaggi fiscali difficili da replicare in Italia. Parallelamente, l’Atalanta mantiene vivo il contatto con Maurizio Sarri, inserito da tempo nella lista dei papabili. La Lazio ha rilanciato nelle ultime ore, pretendendo una decisione in tempi brevi: entro le prossime 48 ore, il tecnico toscano dovrà comunicare le sue intenzioni. Altri nomi sotto osservazione: Thiago Motta e Raffaele Palladino, fresco di addio alla Fiorentina dopo la risoluzione consensuale.

Perché Pioli è un’ottima soluzione

La notizia ha sorpreso un po’ i tifosi dell’Atalanta e non solo: perché i Percassi vogliono Pioli? L’anno scorso col Milan ha mostrato grosse lacune e dopo essersi liberato ha trovato panchina soltanto all’Al-Nassr in Arabia Saudita, un’opportunità più economica che professionale. Ora spinge per un ritorno in Italia dopo aver fallito tutti gli obiettivi con la squadra di Cristiano Ronaldo. All’Atalanta troverebbe un’ottima base per il suo sistema di gioco e in particolare per la fase difensiva: Pioli utilizza un sistema a uomo come quello di Gasperini (che ha inventato questo modo di difendere e lo fa in maniera eccezionale). Un dettaglio che potrebbe facilitare l’inserimento del nuovo allenatore almeno dal punto di vista tattico.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.