Piccolo giallo attorno al Real Madrid: le parole di Ancelotti a lasciar intendere la non partecipazione al Mondiale per club, il comunicato del club ed l dietrofront del tecnico
Storie di ordinaria follia. Anche se di ordinario c’è davvero ben poco. Può essere riassunto così quanto accaduto oggi in casa Real Madrid, il club più forte e prestigioso al mondo. In una società in cui tutto gira con la precisione di un orologio svizzero si è verificato un vero e proprio black-out, probabilmente inatteso, ma in grado di creare un vero e proprio terremoto mediatico. E’ stato Carlo Ancelotti, 65 anni, il tecnico della Décima, ma anche della 14ma e della 15ma Champions League nella storia del club di Chamartin a dare il via a tutto. Un allenatore di grande esperienza che pesa le parole. Eppure, in un’intervista rilasciata a Il Giornale, è semplicemente andato a ruota libera: il Real Madrid non parteciperà al Mondiale per Club perché pagano poco. Ed ha pure rincarato la dose, spiegando come in molti rifiuteranno l’invito. Apriti cielo! A Zurigo, sede della Fifa, sarà accaduto l’imponderabile perché Gianni Infantino, 54 anni, è il grande promotore del Mondiale per Club a 32 squadre, nonché presidente della Federcalcio mondiale. Ore bollenti, con le dichiarazioni del tecnico che sono rimbalzate da un angolo all’altro del Globo. Almeno fino al primo pomeriggio, quando il Real Madrid ha pubblicato un comunicato ufficiale. Già, ma cosa si legge? Il club, di fatto, non ha mai pensato di rifiutare l’invito di partecipare al Mondiale ma, anzi, vi prenderà parte regolarmente essendosi qualificato.
Potrebbe interessarti anche: Conte fa subito la differenza: al Napoli grazie a lui
Real Madrid Mondiale per Club: la negoziazione tra Florentino Perez e Gianni Infantino
Idee poche e confuse, insomma, in casa Real Madrid, anche perché è arrivata dopo poco la precisazione di Ancelotti, un vero e proprio dietrofront. Il tecnico ha spiegato come le sue parole siano state travisate, che non era certo sua intenzione voler rifiutare la possibilità di partecipare al Mondiale per club, considerato una grande opportunità per lottare con il Real Madrid per conquistare grandi titoli. Insomma, un vero e proprio caos su cui sembra essere arrivata definitivamente la parola fine. Già, ma perché è accaduto tutto questo? E’ bene ricordare come al centro di tutto vi sia una mera questione economica. I club si aspettano ingenti risorse dalla partecipazione al Mondiale per Club e le negoziazioni sono in atto. La Fifa riconoscerà introiti differenti in base al club e l’Eca, l’nte dei club europei, sta negoziando con Zurigo per veder rionosciuto il blasone delle squadre del Vecchio Continente. Contestualmente, Florentino Pérez, 77 anni, sta lavorando per conto suo con la Fifa perché fuori dall’Eca. Situazione inevitabile essendo il Real Madrid in guerra con l’Uefa e promotore della Superlega. Gli ottimi rapporti tra il club madrileno e Gianni Infantino hanno permesso la negoziazione su due fronti: da un lato il quantificare la presenza del Real Madrid in un torneo mondiale e dall’altro la possibilità che il Santiago Bernabéu, reduce da ingenti lavori di ammodernamento, possa ospitare la finale dell’edizione del 2030. Entrambe le trattativa possono andare a buon fine proprio in virtù degli ottimi rapporti tra i due presidenti e Carlo Ancelotti avrebbe solo ribadito come la presenza del Real Madrid ha un prezzo decisamente differente, aspetto sul quale a Valdebebas sono tutti d’accordo.