Nelle ultime stagioni il Napoli ha costruito i propri successi alternando scelte di mercato coraggiose a cessioni che, all’apparenza, non hanno mai scosso più di tanto l’ambiente. Il club azzurro ha spesso preferito monetizzare su giocatori ritenuti sostituibili, puntando su nuove scommesse e allenatori capaci di valorizzarle. Una strategia che, tra alti e bassi, ha permesso alla società di restare competitiva in Italia e anche in Europa, senza mai legarsi troppo ai nomi ma sempre al progetto tecnico ed economico.
A distanza di due anni, il giudizio è cambiato. Stasera Fabian Ruiz sarà titolare nella finale di Champions League tra PSG e Inter, dopo una stagione ad altissimo livello con Luis Enrique. Lo spagnolo, protagonista anche nel trionfo all’Europeo con la Spagna, si è imposto tra i migliori centrocampisti d’Europa e il suo valore di mercato è oggi vicino ai 50 milioni. A Napoli quella cessione inizia a pesare, con De Laurentiis che osserva da lontano un giocatore ceduto troppo in fretta e a una cifra che oggi si può considerare bassa (poco più di 20 milioni).
Accanto a lui, in campo dal primo minuto, ci sarà pure Khvicha Kvaratskhelia. Venduto a gennaio per 70 milioni, il georgiano ha brillato nella seconda metà di stagione a Parigi. In questo caso, però, la decisione è stata letta in modo diverso. Il Napoli, con Conte in panchina, ha centrato il tricolore anche senza il numero 77, confermando la solidità di un progetto che ha saputo ripartire, pur rinunciando a una delle sue stelle più luminose.