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Julen Lopetegui sembra destinato a diventare il prossimo allenatore del Milan dopo Pioli: molti tifosi rossoneri, però, non lo vogliono.

Il calcio italiano ha sviluppato, in questi ultimi decenni, una forte sfiducia verso gli allenatori stranieri, e di sicuro anche Julen Lopetegui soffre della stessa situazione. Il basco viene indicato in questi giorni come il prossimo tecnico del Milan dopo l’addio a fine stagione di Stefano Pioli, eppure il suo nome non ha scaldato la piazza rossonera, almeno non positivamente. Il dissenso è forte, da parte di un pubblico che preferiva decisamente Antonio Conte, un profilo percepito in Italia come molto più vincente rispetto all’ex tecnico del Siviglia.

È innegabile che Lopetegui abbia avuto una carriera in panchina piena di saliscendi. Maestro nel calcio giovanile, con ottimi risultati ottenuti coi ragazzi del Real Madrid e nelle selezioni spagnole, non sempre è riuscito a confermarsi nei club. Al Porto ha fatto decisamente bene a livello di gioco e prestazioni in generale, ma non ha portato a casa alcun titolo. Stessa cosa con la squadra maggiore della Spagna, dove i suoi sogni di gloria si sono infranti prima dei Mondiali di Russia 2018, a causa della scoperta del suo accordo col Real Madrid e del conseguente esonero. Un evento che è stato un piccolo spartiacque nella sua scesa ai vertici del calcio europeo.

Infatti poi l’avvenutura al Real si è conclusa con l’esonero dopo soli due mesi, a causa dei pessimi risultati. Il 57enne di Asteasu si è rilanciato alla grande al Siviglia, conquistando l’Europa League del 2020 e ottenendo tre quarti posti in Liga, ma la successiva esperienza al Wolverhampton è stata un altro flop. Risultati magri e con poca continuità, che non sembrano deporre in suo favore nel tribunale del tifo rossonero. Ma di recente tra i sostenitori del Milan si sta criticando Lopetegui anche per il suo approccio professionale, che sulla base di alcuni episodi del passato sta generando non poche critiche.

Lopetegui e le accuse di scarsa professionalità: i timori dei tifosi del Milan

Fanno discutere in particolare le indiscrezione riguardo il controverso rapporto tra Lopetegui e il Wolverhampton, il suo ultimo club da allenatore. Subentrato a novembre 2022, il basco ha condotto la squadra fino al tredicesimo posto in Premier League, prima di abbandonare l’Inghilterra. In realtà, però, l’ex Real Madrid era già stato vicino ai Wolves nel 2016, ma all’ultimo aveva fatto saltare tutto per accettare l’offerta della Spagna. Quando finalmente è approdato al club inglese, il suo rapporto con la dirigenza è stato molto burrascoso. Da un certo punto di vista, Lopetegui ricorda un po’ Antonio Conte a livello di approccio personale: è un tecnico che richiede grande fiducia ma anche grande impegno da parte della società nel progetto.

Questo commitment si configurò al Wolverhampton soprattutto come copiosi investimenti sul mercato. Il caso simbolo è Matheus Cunha, arrivato ai Wolves a gennaio 2023 perché fortemente richiesto dal tecnico basco e probabilmente ipervalutato (50 milioni di euro). Oggi il brasiliano sta facendo molto bene, ma nei mesi sotto la gestione di Lopetegui il suo rendimento fu molto al di sotto delle aspettative, e creò anche delle frizioni tra allenatore e società. In breve, anche a causa del grosso sacrificio economico fatto dal club per l’acquisto di Cunha, il tecnico iniziò a scontrarsi con la proprietà per la carenza di fondi e di acquisti adeguati. Un scontro che divenne anche pubblico, dato che Lopetegui non si fece problemi a criticare la società davanti ai media.

Il caso avvenuto al Wolverhampton resta comunque un episodio limite nella carriera dell’allenatore basco, anche se l’accordo con il Real Madrid quando ancora allenava la Spagna non contribuisce a delineare il ritratto di un allenatore del tutto professionale. Il Milan dovrà quindi fargli capire che le ambizioni sono alte e che i rossoneri non sono un passo indietro per la sua carriera. Di certo, però, il sostegno dei tifosi per il momento sembra complicato da ottenere.

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