giovedì, Maggio 9, 2024

Perché Huijsen non può restare alla Roma: lo spiega la Juventus

Dean Huijsen sta facendo vedere cose eccezionali con la Roma di De Rossi ma il suo destino è in bianconero, come rivelato a Juventus Creator Lab

Scelto da Mourinho come rincalzo per la traballante difesa giallorossa nel mercato di gennaio, Huijsen si è da subito imposto nella capitale grazie all’autorevolezza e all’intelligenza tattica che lo contraddistinguono. Anche sotto la direzione di De Rossi il centrale nato ad Amsterdam nel 2005 ha continuato a conquistare minuti, segnando anche due gol importanti contro Cagliari e Frosinone, l’ultimo dei quali di rara bellezza. Dopo prestazioni di così alto livello nella capitale si è subito pensato a come fare per trattenerlo anche la prossima stagione ma la Juventus, proprietaria del cartellino, non sembra avere alcuna intenzione di cederlo, puntando su di lui per il prossimo futuro. 

A dicembre, circa un mese dopo il suo debutto in Serie A contro il Milan, lo Juventus Creator Lab ha dato alla luce il documentario che riguarda la sua ascesa nel calcio dei grandi, partendo da Marbella ed arrivando fino a San Siro – stadio del suo esordio – attraverso la Juventus primavera, la Next Gen e gli allenamenti con Allegri. Il documentario – lungo circa diciotto minuti – offre ai tifosi una vera e propria immersione nel mondo bianconero di Huijsen e dell’amico e compagno Yildiz, entrambi arrivati in primavera dall’estero ed entrambi pronti quasi immediatamente al salto tra i grandi. Si parte quindi dall’arrivo in Italia e dalla preparazione con la prima squadra dell’estate scorsa, momento in cui Huijsen e Yildiz hanno assaggiato per la prima volta gli allenamenti di Allegri e l’aria che si respira con la prima squadra. Dotati di talento fuori dall’ordinario, i due vanno in panchina alla prima di campionato allo Stadium, nell’attesa di un esordio che arriverà negli ultimi minuti per il turco ma non per l’olandese. 

Il documentario prosegue tra le gare con la Juventus Next Gen e gli allenamenti alla Continassa, con le interviste ai genitori dei ragazzi e agli addetti ai lavori del mondo bianconero. Una tra queste rivela forse la natura della scelta della Juventus di non privarsi per alcun motivo delle prestazioni di Huijsen. È Montero, dirigente ed ex calciatore bianconero a parlare – nel settembre 2022 – dell’arrivo dei due ragazzi in primavera, quando ad un osservatore che commentava la facilità con cui Yildiz andava in rete, rispose dicendo che il vero campione, che gioca in ruolo diverso e quindi meno appariscente, fosse Huijsen perché dotato di tutte le caratteristiche necessarie a diventare un calciatore di primissimo livello. Ciò che possiamo rischiare di affermare è che la Juventus stia lavorando meticolosamente al futuro che l’attende e, dopo aver mostrato alla Serie A la grandezza di Soulé, presto metterà in esposizione permanente all’Allianz Stadium anche i talenti di Huijsen e di Yildiz. 

Leggi anche: Yildiz, il gioiello con il problema dei capelli

Huijsen: caratteristiche di un campioncino 

Partiamo con il dire che l’impatto di Huijsen alla Roma sia stato di gran lunga il migliore che un difensore abbia avuto negli ultimi anni nella capitale. Due reti – di cui una spettacolare – in otto presenze in cui le sole tre ammonizioni rispecchiano l’eleganza con la quale si propone in campo, ci parlano di un calciatore che sembra formato, nonostante abbia ancora diciotto anni. Nel documentario Allegri ne parla come di un calciatore tranquillo ed elegante, con grande fiducia nelle proprie capacità e dalla pulizia tecnica evidente. Un’investitura di tutto rispetto che se aggiunta all’azione da gol contro il Frosinone (con annessa polemica) ci restituisce l’affresco di un difensore capace di giocare in una difesa a tre (con Mourinho e Allegri) o a quattro (con De Rossi), ma anche davanti alla difesa. Nel suo percorso i gol non sono infatti mai mancati – otto nella stagione 2021/22 e dieci in quella successiva – e per questo le amnesie difensive che oggi a tratti manifesta a causa dell’età potrebbero essere curate nell’immediato futuro con l’avanzamento del suo raggio d’azione. 

Per caratteristiche il ragazzo è perfetto per qualsiasi difesa si voglia costruire e c’è quindi da scommettere che il prestito oneroso che la Roma pagherà scontato allo scoccare delle dieci presenze (siamo ad otto prima del match contro il Monza di domenica) difficilmente si trasformerà in qualcosa di diverso dal rientro alla Continassa per Huijsen. La Juventus – e Allegri – vogliono costruire intorno a lui la difesa del futuro, con buona pace di De Rossi e delle ambizioni giallorosse. 

Potrebbe interessarti anche: