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Mondiali 2022 accoppiamenti ottavi di finale

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Mondiali 2022: si sono completati gli accoppiamenti degli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar, andiamo a vedere quali sono. 

Con la fine della fase a gironi, che si conclude venerdì 2 dicembre, avremo la griglia completa degi accoppiamenti per gli ottavi di finale dei Mondiali 2022 in Qatar. La prospettiva è di una parte alta molto orientata verso Argentina e Brasile, mentre in quella bassa potrebbe succedere quasi di tutto. Vediamo quali sono gli accoppiamenti per gli ottavi di finali dei Mondiali

  • OLANDA STATI UNITI (3 dicembre, ore 16.00
  • ARGENTINA AUSTRALIA (3 dicembre, ore 20.00)
  • GIAPPONE CROAZIA (5 dicembre, ore 16.00)
  • BRASILE COREA DEL SUD (5 dicembre , ore 20.00)
  • FRANCIA POLONIA (4 dicembre, ore 16.00)
  • INGHILTERRA SENEGAL (4 dicembre, ore 20.00)
  • MAROCCO SPAGNA (6 dicembre, ore 16.00)
  • PORTOGALLO SVIZZERA (6 dicembre, ore 20.00)

Ottavi di finale, parte alta

Si comincerà con Olanda-Stati Uniti, gli Oranje di Van Gaal che come ha affermato di recente l’atalantino De Roon ormai non praticano più il loro celebre marchio di fabbrica del “calcio totale”, ma badano al sodo. Van Gaal deve ancora perdere una partita in due mondiali visto che nel 2014 arrivò terzo ma pareggiando sia ai quarti che in semifinale. Stati Uniti che rivedono gli ottavi dopo un’assenza di 12 anni e che non hanno molto da perdere.

La vincente di questa partita se la vedrà con Argentina o Australia. La Selecciòn ha iniziato malissimo perdendo con l’Arabia Saudita, poi Scaloni ha cambiato formazione e praticamente in carrozza, trascinata dal solito Messi, ha raggiunto gli ottavi di finale. E se gli Usa avevano poco da perdere, l’Australia ancora meno. Data per spacciata nel girone con Francia, Danimarca e Tunisia, è arrivata addirittura seconda.

Potrebbe venir fuori un altro Olanda-Argentina che già fu finale nel 1978, quarto di finale nel 1998 e semifinale nel 2014.

La parte alta prosegue con un Giappone-Croazia davvero curioso e al contempo interessante. Asiatici che si sono costruiti la fama di “ammazza-big” in questo mondiale battendo Germania e Spagna e che ora hanno di fronte i vice-campioni in carica, una squadra sempre difficile da affrontare.

Brasile-Corea del Sud è una sfida senz’altro affascinante, con i Verdeoro che potrebbero ritrovare Neymar, chissà. In compenso i sudcoreani arrivano con entusiasmo a mille.

L’eventuale quarto Croazia-Brasile pure è un’ipotesi molto eccitante.

Ottavi di finale, parte bassa

Qui le partite sembrano abbastanza squilibrate, ma poi tra le eventuali favorite potrebbe venir fuori una discreta rumba. Sì, cominciando da Inghilterra-Senegal, con gli inglesi che stanno giocando un gran calcio nonostante le solite polemiche sull’allenatore Southgate. Gli africani nel 2002 fecero lo scherzetto agli ottavi alla stra-favorita Svezia spingendosi fino ai quarti e non è detto che in questa partita secca non possano combinare qualche scherzetto.

Inghilterra o Senegal contro Francia o Polonia. Due squadre che arrivano agli ottavi dopo una sconfitta, indolore per i Bleus campioni del mondo, da sudori freddi per Lewandowski e compagni. Francia campione in carica, un po’ distratta con le sue seconde linee contro la Tunisia ma a qualificazione già ottenuta. Mbappé contro Lewandowski però è un duello d’alta quota almeno in Europa e un eventuale quarto tra Inghilterra e Francia sembra quasi una finale anticipata.

Marocco-Spagna invece è quasi un derby. Occorre ricordare infatti che su territorio marocchino esistono due cittadine, Ceuta e Melilla, che sono di proprietà della corona dei Borbone. E molti marocchini giocano nella Liga o sono addirittura nati in Spagna, come Hakimi, l’ex Inter ora al Psg. Dopo la rocambolesca qualificazione agli ottavi di finale la squadra di Luis Enrique non può più sbagliare, ma il Marocco è in gran forma e rischia di essere la mina vagante del torneo da qui in avanti.

L’ultimo ottavo è Portogallo-Svizzera, un classico della media-alta borghesia europea. Cristiano Ronaldo e la sua caccia all’ennesimo record di fronte alla compattezza elvetica, una squadra eternamente sottovalutata.

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