Il Milan sta attraversando un periodo critico, sia sul campo che fuori. La squadra di Sergio Conceição non riesce più a trovare la vittoria in campionato, mentre dietro le quinte si gioca una partita altrettanto importante: la nomina del nuovo direttore sportivo, una scelta che potrebbe influenzare profondamente il futuro del club rossonero.
Dopo aver valutato diversi candidati, la dirigenza rossonera ha scartato l’opzione François-Joseph Modesto, sostenuta da Geoffrey Moncada, mentre Andrea Berta sembra ormai diretto verso l’Arsenal, lasciando così il Milan con due nomi forti sul tavolo: Fabio Paratici e Igli Tare.
La centralità di Londra e la candidatura di Paratici
Nelle ultime settimane, Londra è diventata il centro strategico del nuovo corso del Milan. Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale hanno incontrato entrambi i candidati, creando però un certo malumore all’interno del club. Giorgio Furlani, amministratore delegato rossonero, ha infatti ribadito in un’intervista a DAZN che ogni decisione sul nuovo direttore sportivo passerà direttamente da lui. Questo messaggio è stato interpretato come una chiara presa di posizione nei confronti delle pressioni interne.
L’ex dirigente di Juventus e Tottenham Fabio Paratici ha dato ampia disponibilità ad accettare l’incarico, ma ha posto condizioni ben precise: vuole il completo controllo dell’area sportiva, la libertà di scegliere il proprio team di collaboratori e l’assenza di interferenze interne. Se dovesse essere lui il prescelto, la figura di Geoffrey Moncada potrebbe subire un ridimensionamento, con un nuovo assetto organizzativo ben delineato.
Il nome di Igli Tare in ascesa
Dall’altra parte, Igli Tare resta un candidato forte, soprattutto grazie al sostegno di Zlatan Ibrahimovic, che ne apprezza l’esperienza e il metodo di lavoro. A favore dell’ex dirigente della Lazio c’è anche Moncada, con il quale potrebbe formare una coppia simile a quella dell’Inter, composta da Piero Ausilio e Dario Baccin. L’eventuale nomina di Tare rappresenterebbe una soluzione più equilibrata rispetto alla gestione più accentratrice voluta da Paratici. La scelta di Tare però non trova l’apprezzamento di gran parte dei tifosi che sui social sperano che ad avere la meglio sua l’ex dirigente della Juventus.
La scelta del nuovo direttore sportivo non riguarda solo il lato tecnico e di mercato, ma anche gli equilibri interni del club. La figura che sarà selezionata avrà un impatto decisivo sulla struttura operativa del Milan e sul futuro dell’allenatore, con una rivoluzione che potrebbe coinvolgere anche l’assetto societario. Il verdetto finale dirà molto su chi avrà la meglio nella sfida politica interna al club rossonero.