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Maignan e gli altri, tutti gli infortuni misteriosi del Milan

In Primo PianoMaignan e gli altri, tutti gli infortuni misteriosi del Milan

Mike Maignan ancora ai box, il portiere francese avrebbe dovuto fare il suo ritorno per la Champions League e invece niente, tutto rinviato pare a marzo. Ennesimo infortunio misterioso, comunque, nella storia recente del Milan. 

Infortunatosi il 25 settembre con la Francia durante la partita contro l’Austria, Maignan toccherà la quota poco gradevole di 5 mesi di assenza per un generico “problema al polpaccio”.

Il problema è che tutta la fase comunicativa dell’infortunio è stata se possibile gestita peggio che dai medici. A fine settembre la prima diagnosi, lesione del gemello mediale del polpaccio sinistro; un mese dopo, a un passo dal rientro in campo, uno strappo al soleo della stessa gamba.

Tutto da rifare, sul più bello, forse tentando di forzare per il mondiale, che Maignan salta. In ritiro negli Emirati Arabi Maignan proseguirà nel lavoro di recupero, a inizio 2023, prima di sparire di nuovo per via di una risposta insufficiente ai carichi di lavoro.

Ciò nonostante la data fissata bene o male per il rientro era stata fissata, e cioè il 14 febbraio per l’andata di Champions League col Tottenham. Annunciata in grande stile, è stata smentita proprio in questi giorni. Nel frattempo Maignan adesso viene dato rientrante per marzo.

Sembra di rivedere altri casi del passato, sempre di infortuni misteriosi, capitati in casa Milan. Ne abbiamo ripescati tre.

Redondo Pato ed El Shaarawy

Era l’estate del 2000 e il Milan per rinforzarsi era andato a prendere per 35 miliardi di lire circa (18 milioni di euro) dal Real Madrid il suo faro del centrocampo: Fernando Redondo. L’argentino aveva incantato coi blancos nell’edizione precedente della Champions e arrivava in rossonero per

Il 19 agosto del 2000 Redondo si ruppe il legamento crociato del ginocchio destro in allenamento, in circostanze mai del tutto chiarite. Da lì per circa due anni calò una sorta di cortina di nebbia, molto milanese, sulle reali condizioni del centrocampista argentino. Qualcuno ipotizzò addirittura che si fosse infortunato sul tapis roulant di Milanello.

Rientrò all’inizio della stagione 2002-03, dopo essersi autosospeso lo stipendio. In quattro anni milanisti appena 33 presenze, tutte tra quell’annata culminata con la vittoria in Champions League e in Coppa Italia e quella successiva, con la conquista dello scudetto.

Altri due giocatori nel recente passato del Milan sono stati a lungo vittime di infortuni misteriosi, in alcuni casi al limite dell’incomprensibile: Pato ed El Shaarawy, per un po’ di tempo anche compagni di squadra.

Pato era arrivato in rossonero nel 2007, quando era ancora minorenne, e aveva esordito nel gennaio 2008 con una prestazione perfino esagerata, in un 5-2 contro il Napoli a San Siro dove assieme a Kakà e Ronaldo aveva annichilito la difesa all’epoca di Walter Mazzarri.

Il suo calvario sarebbe cominciato nel campionato 2010-11, mentre il Milan vinceva lo scudetto. Il brasiliano in pratica iniziò ad accusare tutti gli infortuni possibili, specie di natura muscolare, con ricadute continue che ne ritardavano il rientro in campo.

Sembra strano a dirsi a posteriori, ma già lì, ad appena 21 anni, era sul viale del tramonto. Dal settembre al novembre del 2011 Pato rimase fuori per imprecisati “guai muscolari”, idem dal marzo al maggio 2012, uno stop dopo l’altro, impressionante.

Quando si fa male dopo un quarto d’ora contro il Barcellona in Champions, nei quarti di finale dell’edizione 2011-12, Massimiliano Allegri è laconico: “Ha sentito una fitta, ora le sue condizioni sono da valutare, il fatto che si sia fatto di nuovo male sarà un problema soprattutto per il ragazzo, perché sono due anni che non riesce a uscire da questa situazione”.

In realtà non ne è mai uscito, perché da lì in avanti Pato non ha più trovato continuità se non in parte nel campionato brasiliano in un paio di stagioni e in due anni di campionato cinese, dov’è andato a svernare. Adesso è senza squadra dopo un’esperienza a Orlando in Major League Soccer.

Chi invece dopo un periodo in cui sembrava potesse diventare una bandiera del Milan si è poi ritrovato continuamente in infermeria è stato Stephan El Shaarawy, oggi alla Roma e tendenzialmente sano.

Dopo due anni buonissimi in rossonero, nel febbraio 2013 per “Il Faraone” cominciano i problemi: un po’ muscolari, poi un piede rotto due volte, fino all’operazione nel dicembre del 2013 che lo tiene fuori oltre 100 giorni. Salta quasi un intero anno solare.

Ai tifosi pare di rivedere un bis della situazione di Pato. Se nelle prime due stagioni milaniste El Shaarawy gioca 74 partite, nelle due successive si ferma a 28. Alla Roma le sue cartelle cliniche miglioreranno in maniera netta, se non qualche problemino qua e là.

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