sabato, Aprile 27, 2024

Lorenzo Lucca è il futuro dell’Udinese

Serie ALorenzo Lucca è il futuro dell’Udinese

Lorenzo Lucca sta dimostrando di poter essere importante per l’Udinese e il club friulano ha già deciso di riscattarlo

I sette gol e tre assist messi a referto nelle prime ventinove partite in Serie A possono essere un buon biglietto da visita per un centravanti che fino a qualche mese fa giocava in Olanda dopo essere passato al massimo dalla Serie B. Lorenzo Lucca – centravanti sul quale l’Udinese ha puntato in estate – sta andando oltre le aspettative di una dirigenza che aveva puntato su di lui per una situazione contrattuale vantaggiosa. Di proprietà del Pisa, Lucca è tornato dal prestito all’Ajax la scorsa estate dopo otto reti in trenta presenze, non abbastanza per convincere gli olandesi a riscattarne il cartellino. L’arrivo ad Udine è stata la sua prima vera opportunità di rendersi utile in un contesto che aveva bisogno delle sue caratteristiche, nonostante il suo arrivo sia passato decisamente in sordina tra gli acquisti estivi: c’erano dubbi su questo ragazzo che aveva spinto fortemente per andare all’estero senza però riuscire a dimostrare tutte le sue qualità. Il periodo olandese gli ha però giovato moltissimo: da centravanti statico nel cuore dell’area di rigore – che non ironicamente ricordava Peter Crouch – Lucca si è pian piano trasformato in una versione ridotta del suo idolo Zlatan Ibrahimovic, capace di rendersi utile alla squadra in molti modi diversi. 

Ma facendo un passo indietro, l’analisi della sua crescita deve passare necessariamente da tappe intermedie come Brescia e Palermo, dove negli anni a cavallo della pandemia ha segnato rispettivamente sedici e tredici reti, nonostante un brutto infortunio al ginocchio ne abbia condizionato l’ultima parte dell’esperienza siciliana. Dopo quelle reti, segnate appena compiuta la maggiore età, il passaggio al Pisa in Serie B nel 2021-22 lo aveva bollato come centravanti dal grande potenziale ma incapace di migliorarsi sotto porta. Nel primo mese in Toscana tutti i social network non fanno che parlare di lui: sei gol in otto partite, in Serie B c’è un nuovo craque dell’area di rigore che ricorda il Luca Toni degli inizi di carriera. Proprio come il centravanti poi diventato campione del mondo, Lucca ha giocato a Palermo, e come lui ha ampi margini di miglioramento nella gestione della palla e dei momenti della partita. La cosa che li differenzia è però la costanza nel gonfiare la rete. A Pisa l’avventura precipita in una disillusione causata dalla mancanza di gol: Lucca non segna più nonostante le trentacinque presenze stagionali facendo si che quell’exploit venisse considerato un semplice fuoco di paglia destinato ad estinguersi ai primi fiati d’inverno. 

La rinascita friulana di Lucca 

Dopo l’addio al Pisa, l’avventura all’Ajax si compone di alti e bassi: diventa il primo calciatore italiano a giocare con i lancieri, ma i pochi gol nei poco più di 1.300 minuti  giocati tra prima squadra e Jong Ajax non convincono la dirigenza di Amsterdam a spendere quei dieci milioni necessari al suo riscatto, rimandando in Toscana il centravanti. 

Di delusione in delusione, Lucca è approdato all’Udinese senza troppe aspettative. I bianconeri credevano ciecamente nelle sue qualità – tanto da investire 800 mila euro per il prestito oneroso – ma sapevano di dover lavorare con la squadra per esaltarne le caratteristiche. In una stagione di passaggio per l’Udinese, Lucca è riuscito a trasformarsi nella costante di cui i bianconeri avevano bisogno: non solo gol – che comunque sono sette in ventinove partite di campionato – o assist, ma una certezza negli equilibri della squadra nonostante ancora viva lunghi periodi di digiuno, come quello interrotto lo scorso 11 marzo contro la Lazio e che durava dal 30 dicembre. 

Oggi l’Udinese sta ricostruendo la squadra e sembra intenzionata a confermare Lucca anche per le prossime stagioni. Il diritto di riscatto è fissato a otto milioni, che in estate i friulani verseranno al Pisa per offrire a Lorenzo un luogo dove migliorare e concentrarsi per tornare a giocare all’estero, da sempre desiderio del centravanti.  

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