L’Olympiakos è la sorpresa delle coppe: il miracolo di Mendilibar

L’Olympiakos era fuori dalla lotta scudetto in Grecia e pareva avere poche chance in Europa, poi è arrivato Mendilibar, tutto è cambiato.

I tifosi del Pireo sono impazziti, e adesso la società sta pensando di rinnovargli il contratto. E dire che, quando ha accettato la panchina dell’Olympiakos, in molti lo avevano visto come un grosso passo indietro nella sua lunga carriera, dato che solo lo scorso maggio sollevava l’Europa League col Siviglia (contro la Roma). José Luis Mendilibar è l’uomo del momento in Grecia, soprattutto dopo l’impresa di giovedì scorso in Conference League: il 7 marzo il suo Olympiakos era crollato 4-1 in casa contro il Maccabi Tel Aviv, ma una settimana è stato in grado di vincere in trasferta per 6-1 (con il redivivo Jovetic come eroe della serata).

Ha compiuto pochi giorni fa 63 anni, e in questo momento fa parte di diritto dei grandi allenatori baschi del momento (una categoria che comprende figure ben più acclamate, come Mikel Arteta, Xabi Alonso, Unai Emery e Imanol Alguacil). La carriera di Mendilibar, dopo i primi passi soprattutto nel settore giovanile dell’Athletic Bilbao, è iniziata a decollare nel 2006 al Real Valladolid, che ha portato dalla seconda alla prima divisione. Nel 2012 ha poi ottenuto un ottimo settimo posto in Liga con l’Osasuna, ma le cose più importanti le ha fatte vedere tra il 2015 e il 2021 all’Eibar, trasformando uno sconosciuto club basco in una bella realtà della Liga. Tanti bei risultati ma anche numerosi esoneri, infine l’arrivo alla guida del Siviglia nel marzo 2023, e in pochi mesi la conquista dell’Europa League. Poi l’inizio shock di questa stagione (4 sconfitte e solo 2 vittorie nelle prime 9 giornate di Liga, e 2 pareggi su 2 nei gironi di Champions League) e l’esonero a ottobre.

A sorpresa, l’11 febbraio è arrivata la chiamata dell’Olympiakos. Il club del Pireo aveva già cambiato due allenatori dall’inizio della stagione (Diego Martinez e Carlos Carvalhal), era in piena crisi in campionato ed era stato eliminato ai gironi di Europa League (pareggiando 2-2 contro i modesti serbi del Backa Topola e venendo travolta 5-0 a Friburgo). Risultati deludenti per la squadra di Evangelos Marinakis (il potente proprietario anche del Nottingham Forest), che tra l’estate e gennaio si è assicurato giocatori come Podence, Solbakken, il duo argentino Hezze e Ortega, e poi Jovetic, Iborra, Quini, Gelson Martins, André Horta e David Carmo. Poco più di un mese dopo, l’Olympiakos è ai quarti di Conference League e, seppure con difficoltà, sembra poter ancora sperare di vincere lo scudetto.

Come Mendilibar ha cambiato l’Olympiakos

Dal suo arrivo, Mendilibar ha rinsaldato la posizione dell’Olympiakos nella corsa ai playoff del campionato greco, vincendo tutte le ultime partite della stagione regolare e inanellando una serie di 6 vittorie consecutive tra Super League e Conference League. Tra di esse spicca il trionfo per 4-1 del 18 febbraio in casa del PAOK Salonicco, in quel momento capolista del campionato. La sconfitta col Maccabi Tel Aviv ha generato una piccola crisi, con la successiva sconfitta interna nella prima gara dei playoff scudetto contro il Panathinaikos, ma il trend generale è molto positivo.

L’allenatore basco ha cambiato il modulo, passando dal 4-2-3-1 del suo predecessore a un più equilibrato 4-3-3. Il simbolo dell’inversione di rotta impartita da Mendilibar è il centravanti marocchino Ayoub El-Kaabi: 8 gol in campionato prima dell’arrivo del nuovo allenatore, 7 in un mese dopo. A cui si sommano anche i 5 gol in 4 partite in Conference League, per un totale di 12 reti in 8 partite. Ma non è l’unico giocatore ad aver benificiato del campio tattico: l’ex Fiorentina Stevan Jovetic, 34 anni, pur rimanendo una riserva è tornato a convincere, e ha pure segnato 2 gol nelle ultime partite. Daniel Podence sembra aver finalmente trovato la continuità che gli è mancata lungo tutta la stagione, e con Mendilibar è già a quota 2 gol e 5 assist. E poi c’è il ruolo sempre più centrale che si sta conquistando il 22enne regista argentino Santiago Hezze, che può diventare il fiore all’occhiello dell’Olympiakos nei prossimi mesi, e anche in vista del mercato estivo.

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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