Il passo falso contro il Como ha lasciato segni profondi in casa Juventus. La sconfitta allo stadio Sinigaglia ha acuito il malumore nella dirigenza bianconera e acceso riflessioni sul futuro di Igor Tudor. Il risultato negativo della scorsa domenica è la conferma delle difficoltà della squadra bianconera, sotto tutti i punti di vista.
Alla Continassa si avverte una certa tensione. Il bilancio di Tudor non soddisfa pienamente la dirigenza, che si aspettava una crescita più solida dopo il cambio di guida. Il rosso incassato a Como e la mancanza di continuità nei risultati hanno aperto un confronto interno sulle prossime mosse. Sembra ancora presto per parlare di un esonero, anche perché ha perso la prima partita in campionato domenica, ma un segnale di allerta c’è.
La Juventus non può permettersi di perdere ulteriore terreno in classifica, e la trasferta di domenica all’Olimpico contro la Lazio sarà decisiva per chiarire se Tudor avrà ancora la fiducia del club. Un altro passo falso costringerebbe la società a riflettere seriamente sulla panchina.
Esonero Tudor, chi può sostituirlo
Le ipotesi su un eventuale successore restano tutte in stand-by. I nomi che si stanno prendendo in considerazione sono i seguenti:
- Luciano Spalletti
- Roberto Mancini
- Raffaele Palladino
- Thiago Motta
Analizziamo la situazione uno per uno. Luciano Spalletti non sembra essere un’opzione realistica: di recente ha avuto contatti con il Nottingham Forest, ma la pista si è raffreddata. Raffaele Palladino, ex juventino e oggi tecnico emergente, viene stimato anche perché conosce l’ambiente juventino, ma non è considerato un candidato concreto. L’ipotesi Thiago Motta, ancora sotto contratto con i bianconeri, è clamorosa tanto quanto improbabile ad oggi. Per ora, la Juventus conferma Tudor e attende un segnale forte dal campo: la pazienza non è infinita, e la sfida con la Lazio potrà decidere il destino del tecnico croato.



