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Dopo Rice e Graelish, il calcio irlandese punta tutto su Joe Hodge

Calcio EsteroDopo Rice e Graelish, il calcio irlandese punta tutto su Joe Hodge

Si chiama Joe Hodge la nuova speranza del calcio irlandese, in procinto di concludere un clamoroso trasferimento dal Manchester City alla League of Ireland. Ecco perché si parla tanto di lui.

Pochi lo sanno, ma Joe Hodge è uno degli uomini simbolo dell’ultimo calciomercato. No, non al livello a cui siamo soliti guardare o di cui si discute spesso sui giornali e online: Hodge è sul punto di trasferirsi in prestito dal Manchester City al Derry City, nella League of Ireland, il campionato della Repubblica irlandese.

Un colpo non solo per l’alto profilo del giocatore, ma anche per le prospettive per l’intero calcio irlandese, che negli ultimi anni ha vissuto un forte calo e una fuga di talenti, ben rappresentata dai casi di Declan Rice e Jack Graelish.

Joe Hodge, la nuova speranza dell’Irlanda

Hodge ha compiuto 18 anni lo scorso settembre, ma il suo nome è uno di quelli che circolano da più tempo nel giro degli appassionati di calcio giovanile britannico. Di ruolo centrocampista, è entrato nelle giovanili dei Citizens nel 2018 e si è presto affermato come uno dei migliori prodotti del vivaio inglese. A luglio 2020, la società lo ha premiato come Scholar of the Year, un titolo assegnato sia per le prestazioni in campo che fuori.

La sua fama è cresciuta al punto da convincere l’agenzia Stellar Football LTD (la stessa che gestisce le carriere di Camavinga, Pickford, Dest, Mount e Saul Ñíguez) a metterlo sotto contratto. Ma questo ha anche allarmato i vertici del calcio irlandese: Hodge, infatti, gode della doppia cittadinanza, essendo nato a Manchester, e il timore è che possa infine optare per i Three Lions.

Un pericolo concreto, visto che la stessa cosa è avvenuta di recente con Declan Rice del West Ham e Jack Grealish dell’Aston Villa. Entrambi questi due giocatori, tra i migliori talenti dell’Inghilterra di questo periodo, sono nati rispettivamente a Londra e Birmingham ma da famiglie di origine irlandese. Sia Rice che Grealish hanno anche vestito la maglia dei Boys in Green a livello giovanile (Rice è addirittura sceso in tre occasioni con la nazionale maggiore), prima di optare per la più competitiva Inghilterra.

L’Irlanda sta affrontando, contemporaneamente, una grande crisi, ben evidente nei risultati della Nazionale, che dopo due edizioni consecutive mancherà ai prossimi Europei. Ha inoltre chiuso ancora una volta terza nel proprio girone di Nations League B, scivolando dal 23° al 28° posto del ranking europeo. In più, mancano le prospettive: gli elementi più rappresentativi della rosa (Doherty, Coleman, Long) sono ormai prossimi o hanno già superato i 30 anni.

Le scelte in controtendenza di Hodge

In questo momento, Joe Hodge è quindi l’ultima grande speranza di rilancio del calcio irlandese. Nonostante la giovane età, ha già vestito le maglie di entrambe le sue nazionali d’appartenenza, partendo dall’Inghilterra U16 per poi optare, a novembre 2018, per la selezione giovanile irlandese, e arrivando così a disputare con essa gli Europei U19, in cui i Boys in Green hanno superato il primo turno davanti a Repubblica Ceca e Norvegia, e dietro alla Francia, prima di cedere in semifinale contro il Portogallo.

“Perderlo significherebbe qualcosa anche di peggiore rispetto a quanto successo con Graelish e Rice” ha detto Shane Keegan, vice-allenatore del Dundalk, club che ha vinto cinque campionati nelle ultime sette stagioni e che ha preso parte all’ultima fase a gironi dell’Europa League. Forse esagera un po’, Keegan, ma a suo dire Hodge sarebbe un regista con le prospettive di Xavi e Iniesta.

In compenso, il centrocampista del City sembra sentire molto le sue origini, che deve a una nonna di Dublino, come dimostra la scelta di due anni fa di preferire l’Irlanda all’Inghilterra. E adesso, Hodge è sul punto di andare in prestito proprio proprio nella League of Ireland, accordandosi con il Derry City. Altra scelta che pare molto simbolica: solo settimo lo scorso campionato, il Derry è in realtà un club nordirlandese, espressione della città simbolo della lotta nazionalista, che fu teatro della Bloody Dunday del 1972.

L’Irish Examiner ha definito il suo trasferimento “sensazionale”, mettendo bene in chiaro il clamore che, in Irlanda, circonda Joe Hodge, che al Derry City otterrà la sua prima esperienza nel calcio professionistico. L’affare sembra destinato a concludersi nelle prossime ore, poiché il calciomercato in Irlanda è aperto fino al 22 febbraio, con il campionato che inizierà il 19 marzo.

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