L’Italia di Mancini si giocherà la qualificazione diretta ai Mondiali di Qatar 2022 lunedì sera in Irlanda del Nord: i precedenti, però, non sorridono agli azzurri.
Con l’errore dal dischetto di Jorginho, si sono spente le speranze di ipotecare la qualificazione ai mondiali di Qatar 2022 già ieri sera e, adesso, servirà un’impresa in Irlanda del Nord. Gli Azzurri hanno una differenza reti migliore rispetto a quella della Svizzera, che ha però sulla carta una partita più semplice.
Lunedì sera a Belfast l’Italia si giocherà la qualificazione, ma i precedenti non fanno certo sorridere la delegazione italiana.
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Irlanda del Nord-Italia 1958
Le due nazionali che scenderanno in campo lunedì si sono già sfidate per un match di qualificazione ad un Mondiale. Era il 1958, Italia, Irlanda del Nord e Portogallo erano state sorteggiate nel Gruppo 8 di qualificazione e, ad una sola giornata dal termine, gli azzurri guidavano la classifica con 4 punti, seguiti proprio dai nordirlandesi a quota 3.
Era un decennio non particolarmente felice per il calcio italiano: dopo la tragedia di Superga del 1949, il livello della nazionale era drasticamente calato e gli scarsi risultati ai mondiali in Brasile e in Svizzera ne erano la dimostrazione.
Arrivammo a giocarci l’ultima partita a Belfast con due risultati su tre utili per ottenere il pass per Svezia 1958, ma incredibilmente perdemmo 2-1. La partita prese la piega sbagliata nella prima mezz’ora di gioco, quando segnarono McIlroy e Cush, e, nonostante la reazione italiana e il gol del romanista Da Costa, il punteggio non cambiò.
Il commissario tecnico Foni e i parecchi oriundi presenti – Schiaffino, Da Costa, Ghiggia – divennero i bersagli preferiti della critica. Dopo vent’otto anni, l’Italia non partecipò ai mondiali di calcio e non vide da vicino l’edizione che segnò l’ascesa del Brasile di Pelé.
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