Gigi Riva perché lo chiamano Rombo di Tuono

Il soprannome di Gigi Riva è da sempre Rombo di Tuono. È nel titolo del libro e del film ma perché questo modo di chiamarlo?

Gigi Riva è morto a 79 a causa delle conseguenze di una malattia coronarica, lasciando l’ex moglie (o compagna non si è mai capito con certezza) Gianna Tofanari e i loro due figli Nicola e Mauro. Della sua carriera e di aspetti delicati della sua vita privata ha parlato nel suo libro Mi chiamavano Rombo di Tuono e nel film biografico Nel nostro cielo un Rombo di Tuono. Raramente in carriera l’attaccante del Cagliari si è lasciato andare a lunghe interviste.

Tra le rare che si possono trovare trascritte sul web (parliamo degli anni ’70) c’è una molto toccante rilasciata a Gianni Mura in cui ha parlato anche del perché del suo soprannome, più che altro del suo sentiment a riguardo. Gigi Riva ha avuto un’infanzia difficile trascorsa a Leggiuno in provincia di Varese ed è stato cresciuto dalla sorella maggiore Fausta dopo la morte dei due genitori. Il padre è venuto a mancare quando aveva 6 anni, era sopravvissuto alla guerra ma non ad una scheggia in fonderia.

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Sua mamma lavorava per guadagnarsi da vivere come sarta e come cameriera. Per il futuro attaccante del Cagliari, nato in povertà, purtroppo è stato inevitabile il collegio di cui avrà dei ricordi orribili. La mamma è morta invece quando il bomber aveva 16 anni e poco prima che partisse per il capoluogo sardo dove ha scritto la storia del calcio. Il primo soprannome di Gigi Riva è stato in realtà “piede d’oro” che gli è stato dato dalla tifoseria grazie al suo talento nel far gol.

Gigi Riva soprannome: chi ha inventato Rombo di Tuono

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Solo in seguito arrivò per lui il soprannome diventato celebre nel corso degli anni. Fu Gianni Brera a dare a Gigi Riva il soprannome di Rombo di Tuono perché il suo tiro era molto potente e il suo emesso dall’impatto tra il piede e il pallone ricordava quello appunto di un rombo di tuono. Era il 25 ottobre 1970 e il giornalista scrisse di Inter-Cagliari partita vinta dai sardi per 3 a 1. In quell’occasione realizzò una doppietta al 7′ e al 21′ del primo tempo che indirizzò nettamente la sfida.

Solo dopo sei giorni però un grave infortunio in Nazionale fermò Gigi Riva e di fatto cambiò le sorti della stagione e della carriera dell’attaccante. Ad alimentare la leggenda di Rombo di Tuono non era solo la potenza del tiro ma il fatto che utilizzasse sempre e solo il piede sinistro, non a caso l’allenatore del Cagliari dell’epoca, Manlio Scopigno, scherzando disse che il calciatore usava il piede destro solo per salire sul tram. Un altro soprannome usato da Gianni Brera fu goleador, utilizzato per la prima volta nella lingua italiana e preso in prestito dallo spagnolo. Nella famosa intervista rilasciata a Gianni Mura, Gigi Riva dichiarò che il soprannome Rombo di Tuono gli era sempre piaciuto ma che per non dare soddisfazione a Brera, che coniò il termine, non glielo ha mai detto.

Claudio Cafarelli
Claudio Cafarellihttps://www.minutidirecupero.it
Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web. Appassionato di calcio ho lavorato a trasmissioni sportive in TV e radio e scritto per NapoliCalcioLive, PianetaNapoli, Virgilio Sport e calciomercato.it

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