Gennaro Gattuso è uno dei nomi caldi per la Lazio, nel caso in cui Inzaghi dovesse lasciare in estate. Soluzione interessante o scelta azzardata?
La stagione 2020/21 potrebbe essere l’ultima alla guida della Lazio per Simone Inzaghi. Le parti, in questo periodo, si stanno aggiornando per delineare le strategie del prossimo futuro, ma il tecnico piacentino potrebbe decidere di lasciare il club in estate per provare un’altra esperienza. Sarebbe, eventualmente, una scelta rispettabile, che potrebbe aprire ferite all’interno di una tifoseria che stima trasversalmente Inzaghi, ma anche concepibile se si parla di voler trovare nuovi stimoli.
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Inzaghi ha diversi estimatori e, alla luce delle ottime annate in biancoceleste, potrebbe tentare un ulteriore salto in alto qualora dovessero arrivare offerte importanti. Lotito e Tare, a quel punto, avrebbero facoltà di lasciarlo andare per ringraziarlo del lavoro fatto. E, a quel punto, occorrerà capire su quale profilo la Lazio intenderà puntare, tenendo presente che l’eventuale scelta del post Inzaghi non andrà assolutamente sbagliata.
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I nomi per il post Inzaghi
Se addio dovrà essere, la Lazio proverà a sfogliare una margherita di nomi per capire chi, tra questi, potrà realisticamente raccogliere un’eredità molto pesante. In passato si era parlato di Ivan Juric, che al Verona sta per conquistare la seconda – clamorosa, per certi versi – salvezza consecutiva, con una rosa fatta di occasioni e scarti di altre squadre.
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Juric porterebbe in dote un’affinità tattica con Inzaghi, quella data dalla difesa a tre, ma anche un atteggiamento che predilige un calcio diretto al possesso e al palleggio praticato attualmente dalla Lazio. Così la scelta potrebbe ricadere su Gennaro Gattuso, che lascerà Napoli dopo circa due stagioni: subentrato ad Ancelotti nell’autunno del 2019, Rino ha rotto con De Laurentiis e, una volta condotta la nave in porto, saluterà città e tifosi alla ricerca di una nuova avventura.
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Gattuso alla Lazio, sì o no?
Ma Gattuso sarebbe un buon profilo per la Lazio? Partendo da alcune considerazioni extra campo, si potrebbe dire che a livello di ingaggio e peculiarità l’attuale allenatore del Napoli farebbe al caso della Lazio. Un incarico che, se dovesse essergli affidato, gli permetterebbe di rimanere ad alti livelli per mettersi alla prova in una città ugualmente pretenziosa, dove però ricominciare da zero.
Inoltre, contrariamente a quanto si dice, Gattuso rimane comunque un allenatore di medio-alto profilo, che ha fatto la gavetta e ha quindi imparato a gestire ogni tipologia di pressione. La sua dialettica non proprio oxfordiana potrebbe ingannare: in realtà è molto preparato e non parla quasi mai a sproposito.
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D’altro canto, se a Napoli ha imparato a battagliare con De Laurentiis come sparring partner, alla Lazio c’è Lotito che al collega non ha nulla da invidiare. Anzi, la capacità di ottimizzare le risorse, contare solo su se stessi e fare gruppo isolando la squadra dall’esterno andrà amplificata, per non finire a ricoprire il ruolo di vittima sacrificale.
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Squadra da rivedere
In campo, invece, con Gattuso la Lazio andrebbe un po’ rivista. Innanzitutto perché il modulo base del tecnico calabrese è un 4-2-3-1 che può alternarsi a un 4-3-3, il che significa addio alla retroguardia a tre con tutto ciò che ne consegue. Acerbi, Hoedt e Luiz Felipe sarebbero i centrali dai quali ripartire, ma il reparto andrà puntellato a dovere. In mezzo, il trio composto da Leiva, Luis Alberto e Milinkovic-Savic può essere plasmato a preferenza, a meno che uno di quest’ultimi non venga sacrificato per fare cassa.
Anche le fasce dovranno subire un profondo restyling, partendo dall’equivoco tattico Lazzari – non è un terzino né un esterno alto – e passando per tutti gli altri, compreso Marusic che sta disputando un’ottima stagione. E, in uno schieramento con tre o quattro calciatori offensivi, non è detto che Immobile possa fare il numero 9. Insomma, andranno fatte varie riflessioni ma, se davvero Inzaghi dirà addio, servirà senza dubbio qualcuno che sappia mixare conoscenze calcistiche e bravura nella gestione del gruppo.
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Gattuso è il profilo adatto? Forse non l’unico, ma potrebbe esserlo. Anche perché, e questo va sottolineato, nonostante Lotito la Lazio è comunque un microcosmo dove si può lavorare relativamente in pace, contrariamente a Napoli dove le pressioni di stampa, tv e radio sono continue. Per il resto, ci sarà tempo di fare ulteriori valutazioni qualora lo scenario diventasse reale.
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