Dopo una stagione con più ombre che luci, l’ex talento dell’Ajax De Jong sta diventando sempre più determinante nello scacchiere di Koeman: determinante il cambio di ruolo pensato dal tecnico olandese
Barcellona in netta ripresa a livello di risultati, di gioco e di prestazioni dei singoli. L’inizio di stagione dei blaugrana era stato a dir poco complicato, per via di un’estate turbolenta (segnata in particolare dal quasi addio di Messi) e di risultati ben al di sotto delle aspettative. Con il passare del tempo Ronald Koeman, nuovo tecnico blaugrana, ha risollevato le sorti dei catalani rimettendoli in carreggiata in campionato. Dopo mesi passati in zone ibride di classifica, il Barça è risalito fino al terzo posto e vuole a tutti i costi diminuire ulteriormente la distanza con l’Atletico Madrid capolista.
Un’inversione di tendenza in cui la crescita della qualità del gioco è andata di pari passo con l’impennata del rendimento di determinati giocatori. Tra questi Frenkie De Jong, centrocampista arrivato nell’estate 2019 dall’Ajax. Un talento cristallino che, con l’aiuto del suo connazionale Koeman, nelle ultime settimane ha iniziato a brillare per quelle che sono le sue reali qualità.
Acquisto boom, inizio difficile a Barcellona
Finalmente, dunque, De Jong sta rendendo secondo le aspettative. Attese alte fin dal suo arrivo, quando il Barcellona ha deciso di sborsare l’astronomica cifra di 75 milioni di euro pur di strapparlo all’Ajax e vincere la concorrenza di Bayern Monaco e Manchester City. Un investimento considerevole, ma giustificato dal rendimento con i lancieri da parte dell’olandese (eletto giocatore dell’anno in Eredivisie nella stagione 2018/19).
La prima stagione in blaugrana però non corrisponde alle aspettative di dirigenza e tifosi. Impiegato in una mediana a tre sia come regista che come interno, De Jong non risulta eccessivamente efficace nella costruzione e nella finalizzazione della manovra offensiva. I suoi numeri a fine stagione sono emblematici: 2 gol e 2 assist in 29 partite, con un infortunio muscolare negli ultimi mesi di campionato a complicare ulteriormente il suo primo anno al Camp Nou.
La svolta con l’avvento di Koeman
La piazza blaugrana comincia ad avere dei dubbi sulla bontà dell’acquisto, che rimangono anche nelle prime settimane di questa stagione. Con l’arrivo di Ronald Koeman in panchina e il passaggio al 4-2-3-1, De Jong viene impiegato come centrale di centrocampo in coppia con Pjanic o Busquets. Un cambio tattico che però non giova all’olandese, che persiste nel ricoprire un ruolo da comprimario nella manovra del Barça.
Koeman però non smette di puntare sul connazionale, conoscendo bene le sue qualità. La tanto attesa svolta avviene nel mese di dicembre, con il Barcellona in crisi in campionato e reduce da una sconfitta con la Juventus in Champions League. Il tecnico decide di cambiare modulo, passando ad un 4-3-3 fluido che può trasformarsi in un 4-1-4-1 a seconda delle situazioni. De Jong viene avanzato di qualche metro e finalmente riesce a sfoggiare il suo talento.
I numeri di De Jong in questa stagione
Con questo cambio di sistema di gioco De Jong aumenta il suo fatturato negli ultimi metri, con 2 gol e 2 assist nelle ultime 8 gare di campionato dopo i primi mesi a secco da entrambi i punti di vista. L’olandese inoltre migliora rispetto alla stagione precedente per numero di azioni a partita (79 contro 72), palle rubate (6,3 contro 5,8) e passaggi effettuati (76,2 contro 69,8).
Quelli appena elencati sono dati importanti ma anche “freddi”, che non danno perciò l’esatta misura del rendimento di De Jong. L’olandese si sta infatti rivelando come uno spettacolo di estetica e concretezza, che arricchisce la manovra blaugrana con giocate di alta scuola. Un musicista di qualità, inserito alla perfezione in quella meravigliosa orchestra chiamata Barcellona.
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